Il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Alessandro Fermi, in apertura dell’Assemblea ordinaria di Anci Lombardia, ha salutato i sindaci ringraziandoli per il ruolo svolto a favore delle comunità. Ha poi toccato alcuni temi di grande importanza, a cominciare dalla difficoltà a trovare candidati a impegnarsi per il bene comune: “In occasione dell’elezione del presidente Guerra, portai dei numeri piuttosto allarmanti sulla partecipazione e sull’interesse al ruolo di sindaco. Una difficoltà – ha spiegato - riscontrata ancora oggi, specie nei piccoli comuni”.  Per il presidente Fermi la manifestazione a Roma del 7 luglio sulla reputazione dei sindaci sarà un momento importante per portare in piazza la loro voce, affermare la loro dignità, chiedere di poter lavorare serenamente e di essere liberati da responsabilità che non gli appartengono. Per Fermi il rischio è una deriva pericolosa che potrebbe portare alla decadenza della classe politica “e gli ultimi provvedimenti – ha sottolineato - purtroppo non vanno nella corretta direzione”. Il Presidente del Consiglio regionale ha ricordato il problema riguardante i segretari comunali in Lombardia “i 327 segretari ad oggi operativi e in servizio nella nostra regione, a fronte di 1506 Comuni, danno idea del problema”. 

Si è poi soffermato sull’ultimo decreto che definisce la mobilità dei dipendenti senza nulla osta dell’ente di appartenenza “un provvedimento – ha concluso - che lascia tante perplessità specie per la realtà dei piccoli comuni già alle prese con tantissimi problemi. Il tema del terzo mandato per i Comuni fino a 5000 abitanti credo sia solo una toppa a un problema che va affrontato in maniera complessiva”

Sul tema sociosanitario ha sottolineato la larga convergenza “in una ottica di maggiore partecipazione dei primi cittadini anche per l’importante ruolo che hanno avuto in questo anno di pandemia”.