“Con il Piano Lombardia, concepito nel mese di marzo 2020 in piena pandemia, abbiamo liberato oltre 5 miliardi di euro investimenti, dei quali oltre 400 milioni per i Comuni. In quella occasione abbiamo lasciato una forte discrezionalità ai Comuni nella scelta dei progetti e abbiamo dato discrezionalità ai Comuni sul modo di portarli a termine. Nonostante questo sono emerse alcune difficoltà, che mi fanno riflettere sul PNRR perché sono richiesti tempi di realizzazione e chiusura stretti, che hanno implicazioni organizzative.” Questo l’inizio dell’intervento di Massimo Sertori, Assessore regionale agli Enti locali e Montagna e Piccoli Comuni, all’Assemblea di Anci Lombardia.

L’Assessore ha evidenziato come le criticità nell’affrontare le sfide legate al PNRR sono soprattutto legate ad alcune questioni da lungo aperte sul fronte comunale, come la scarsità di personale. Per Sertori, pertanto, “oggi è necessario snellire i Comuni dalle procedure e dalla burocrazia, perché è necessario liberare ore lavorative da dedicare ai bandi e al PNRR, per liberare personale già addestrato e formato per lavorare su questi temi. Serve quindi migliorare la capacità amministrativa dei Comuni, per evitare confusione di competenze e di funzioni.”

Sertori ha considerato che “se veramente vogliamo vincere la scommessa del PNRR dovremo guardarci e lavorare tutti insieme anche con il coinvolgimento delle Regioni per poter fare progettualità strategiche.” Su questo fronte, ha ricordato l’Assessore, “stiamo facendo un lavoro importante, anche con Anci Lombardia, sui centri di competenza, ma è necessario capire che la maggior parte dei Comuni non è nelle condizioni di poter operare, perché sono troppo piccoli e con pochissimo personale.”