“Avremmo auspicato un confronto diverso, in presenza, ma la pandemia ci conferma queste modalità, anche se grazie alla campagna vaccinale stiamo sperimentando che nonostante la contagiosità della nuova variante, ci sono numeri minori rispetto a ondate precedenti. A questo proposito si potrebbe pensare di riattivare il tavolo di monitoraggio che nella fase più pesante della pandemia, con una rappresentanza di Anci Lombardia, Sindaci dei Comuni capoluogo, ha condiviso problematiche, uno strumento che oggi sarebbe utile per verificare ordinanze e per continuare a dare il nostro contributo alla campagna vaccinale anche relativamente alla nuova fase che interessa i bambini".

Siamo in una fase complessa, con una straordinaria disponibilità di risorse, la lotta al cambiamento climatico, insomma una stagione di cambiamento tumultuosa dove si incrociano rischi e difficoltà. C’è un rimbalzo forte del sistema economico, una fase di grande opportunità, ma con il rischio di tensioni sociali, lo dimostra lo sciopero di oggi. C’è anche un effetto long covid che riguarda anche i Comuni e le loro finanze locali, penso per esempio alle tasse di soggiorno. Siamo inoltre a un appuntamento importante con la storia, ma non siamo pronti a causa della disabitudine all’investimento, per la riduzione e l'invecchiamento del personale.

Abbiamo avuto un particolare e significativo riconoscimento dei comuni anche in occasione dell’Assemblea Nazionale di ANCI. Ci sono segnali importanti anche su temi sui quali si inizia a metter mano come sulla reputazione e responsabilità dei Sindaci o sulle indennità dei sindaci. Un clima diverso anche su personale e sulle competenze, temi sui quali si iniziano a vedere provvedimenti per una valorizzazione del lavoro pubblico, temi che devono essere al centro di questa stagione.

Il PNRR rappresenta una partita di crescita dei servizi per la capacità del sistema paese di dare risposte. Siamo reduci dal confronto della revisione della legge sociosanitaria, sulla quale sono confluite le risorse del PNRR per il rafforzamento delle strutture, che non è solo una questione edilizia ma riguarda la tipologia di bisogni cui è necessario rispondere. Su questo tema abbiamo avuto un confronto sul territorio, ora Regione deve presentare il piano per allocazione della rete sul territorio. C’è un margine per la chiusura del piano a marzo, abbiamo chiesto all’Assessore Moratti di tenere aperto un passaggio di verifica finale nei territori prima di chiudere il piano. Sarebbe importante anche per far funzionare il sistema. Ci sono insomma risorse per investimenti che devono rispondere a politiche e servizi per lo sviluppo, la sfida è cambiare anche la pubblica amministrazione perché la Lombardia sia sempre di più e dia risposte sempre più avanzate.

Sugli investimenti l’esigenza è di costruire unitariamente una risposta, per questo stiamo lavorando alla costruzione di un osservatorio per la gestione di queste risorse. Regione sta mettendo in campo importanti linee di finanziamento, dai Comuni si sente la necessità di coordinare i provvedimenti per non disallineare i tempi; vi è inoltre la necessità di far scorrere le graduatorie, di finanziare le progettualità giudicate idonee e in linea con la progettualità del PNRR, e di uniformare le procedure nei bandi”.