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#Anci2020

Del Bono: "rifondare il consolidamento e la ricostruzione del Paese sui Comuni"

18 Novembre 2020

Il Sindaco di Brescia intervenuto durante il panel "Come essere migliori dopo il Covid"

“Quando pensiamo che dobbiamo diventare migliori dopo il Covid dobbiamo pensare a una diagnosi e a una lettura il più possibile oggettiva e trasparente di quanto ci è capitato” ha affermato il Sindaco di Brescia e Vicepresidente Anci, Emilio Del Bono, durante il panel “Come essere migliori dopo il Covid” condotto dalla giornalista Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera durante l’Assemblea 2020 di Anci.

La riflessione di Del Bono ha preso in considerazione la realtà lombarda, poiché “siamo una delle regioni considerate l’eccellenza nel sistema sanitario, eppure abbiamo pagato sulla nostra pelle che non dobbiamo fare della retorica perché anche noi abbiamo dimostrato una grandissima fragilità nel sistema sanitario, nella medicina dei territori. Abbiamo pochissimi medici di base e quando la malattia è esplosa si è immediatamente ospedalizzata o, quando non si è ospedalizzata, molte persone sono morte nelle proprie case, neanche sottoposte a tampone, quindi non avevamo una verifica oggettiva dello stato dell’epidemia tra marzo e aprile. Questo è ormai notissimo e la cosa che mi ha colpito è aver visto che le province di Bergamo, Brescia e Cremona sono tra le ultime province per numero di medici di base in Italia. Questo vuol dire che occorre un equilibrio tra le strutture ospedaliere, che noi abbiamo d’eccellenza, e una medicina del territorio che anziché impoverirsi deve assolutamente essere aiutata a sostenersi.”

Stimolato dalla conduttrice del panel, il Sindaco di Brescia ha preso in esame i parametri che definiscono l’appartenenza o meno di una Regione a una “zona Covid”, evidenziando che “l’andamento epidemiologico non coincide esattamente con i 21 parametri. Perché i parametri di riferimento riguardano la gestione della sanità. La Lombardia orientale, mi riferisco alle province di Brescia, Bergamo e Cremona, il territorio che a marzo ha pagato un tributo impressionante di vite umane e un numero altissimo di pazienti negli ospedali, in questo momento non ha un aumento di pressione sulle strutture sanitarie che proviene dalle nostre zone, ma abbiamo una forte ospitalità negli ospedali di persone che, giustamente e correttamente, arriva da altri territori: Monza, Varese, Milano. Non abbiamo un andamento epidemiologico che giustificherebbe una zona rossa. Quindi dobbiamo comprendere cosa determina stare o meno in una zona rossa. Perché se non stare in una zona rossa significa avere una struttura sanitaria che non sia satura, noi siamo ancora in una zona rossa, perché abbiamo posti letto e posti di terapia intensiva occupati in maniera importante per una gestione di natura regionale. Credo quindi che questa situazione andrebbe regolata, perché chiedere a un negoziante di tenere chiuso pur di fronte a una situazione che non lo giustifica diventa molto difficile. Credo che vadano affinate le regole, ho letto in questi giorni e condivido, che c’è da mettere a punto la questione dei 21 parametri.”

Sul futuro e su come ricominciare, Del Bono ha evidenziato che “i Comuni sono stati un grande ammortizzatore sociale, sono stati innanzitutto gli enti che sono venuti più prossimi ai cittadini e sono anche quelli che spendono più rapidamente e meglio. Bisogna avere fiducia nel sistema dei Comuni, perché può salvare il 2021. Quando il ministro Gualtieri dice che le risorse sono un quinto di quelle del 2020, secondo il bilancio di previsione del 2021, ci preoccupa e dobbiamo raddrizzare questa impostazione e mettere a fuoco dove maggiormente c’è necessita.”

“Il fatto che tra Sindaci non ci sia quella litigiosità che invece riscontriamo ad altri livelli regionale e nazionale, significa qualcosa, perché tra sindaci avvertiamo l’esigenza di dare delle risposte prima di tutto ai nostri cittadini più che ai nostri partiti. Quando il Presidente della Repubblica ha definito i Comuni l’architrave della Repubblica, ha detto una cosa molto saggia e molto vera. Non si tratta di chiedere qualche soldo in più al governo ma di chiedere al governo quello che il governo deve fare e cioè rifondare il consolidamento e la ricostruzione del nostro Paese sui Comuni, perché ne avrà un grandissimo effetto benefico e anche una pacificazione sociale più diffusa.” Ha concluso Del Bono.

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