Nel corso dell'assemblea ordinaria di Anci Lombardia sono state presentate anche le attività messe in campo dall'Associazione per il supporto ai Comuni sul PNRR, attività che per il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra "saranno utili per comprendere se il PNRR contribuirà a colmare le differenze tra i territori o se diversamente concorreranno a accentuarle". Accanto al PNRR, è stato fatto il punto sul Progetto Enti locali 21-27, che si avvia a conclusione, e sulle sue prospettive future.

Il responsabile Area progetti strategici e PNRR, Maurizio Cabras, ha relazionato sulle attività in corso a favore dei Comuni. A partire dal supporto offerto per la misura A e B del bando Borghi alla collaborazione con Fondazione Cariplo con uno sportello su diversi temi: Piano Asili nido, scuole infanzia, servizi educazione e cura prima infanzia , edilizia scolastica.  Fino all'azione di monitoraggio avviata con un team di cinque professionisti che fornisce risposte e riscontri ai quesiti dei Comuni in 24 ore, con risposte validate dal Ministero. Sempre sul tema del PNRR è stata avviata una collaborazione con la Direzione Generale Nord Ovest della Ragioneria territoriale dello Stato e una collaborazione con la Presidenza della Regione Lombardia per lo sviluppo delle dashboard regionali per il monitoraggio dei finanziamenti nei territori. Un'ulteriore attività avviata con Regione per capire come utilizzare i 150 esperti previsti dal Ministero, ricordando che non possono collaborare direttamente sul PNRR, ma solo sugli arretrati dei Comuni, ovvero i famosi colli di bottiglia. Su questo versante è stato fatto un accordo con Polis per capire come meglio utilizzare i professionisti. Cabras nel suo intervento ha sottolineato infine "la mancanza di una collaborazione integrata e di una visione coordinata, per questo abbiamo organizzato tavoli e attività laboratoriali con focus su Regis e DNSH".

Per il Progetto Enti locali 21-27, è intervenuto il Coordinatore del Dipartimento Europa - Cooperazione Internazionale Matteo Bianchi: "Obiettivo del progetto è stato il rafforzamento delle capacità e le competenze  degli enti locali di lavorare in sinergia per realizzare azioni di sviluppo territoriale  attraverso la valorizzazione delle opportunità europee. Per questo sono nati 12 seav, con il coinvolgimento di 704 enti aderenti, oltre 1400 amministratori, tecnici, funzionari coinvolti in attività di capacity building. L'obiettivo è proseguire l’esperienza dei SEAV per sviluppare e rendere disponibili sul proprio territorio servizi e strumenti di accompagnamento, promozione,  supporto e miglioramento della qualità delle politiche e delle progettualità connesse alla  valorizzazione e all’utilizzo dei fondi europei.
La prospettiva è quella di creare comunità coese e innovative, volte a  promuovere azioni progettuali pubblico-private competitive, rendendo il territorio regionale lombardo sempre più leader sui fondi europei.