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Nicotra a Tgcom 24: “Ritardi nell’attuazione del Pnrr? Non sono dei Comuni”

30 Marzo 2023

Il segretario generale: “Governo e Parlamento autorizzino dal 2027 stabilizzazione assunzioni a termine, è richiesta ragionevole”

TEMI: PNRR

“Sui ritardi del PNRR i Comuni non hanno alcuna responsabilità, perché la fase di messa a terra delle risorse sta per iniziare, sono appunto iniziate le gare e l’aggiudicazione dei lavori; quindi, dei ritardi dei Comuni si potrà parlare soltanto fra un anno fra un anno e mezzo. Se ritardi si sono registrati, anche in sede di verifica da parte della commissione europea, essi ovviamente sono imputabili ai ministeri o altri soggetti che intermediano le risorse di cui i Comuni sono beneficiari”. Lo ha ribadito il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, intervenuta in diretta a TgCom24, dove ha ricordato come “siano in corso tutta una serie di attività che devono essere anche accelerate, grazie a norme che i Comuni chiedono per snellire i processi di autorizzazione”.
In merito poi al paradosso tutto italiano di una P.a. che fa fatica a trovare le risorse umane per gestire il Recovery plan, Nicotra ha evidenziato: “Il PNRR sta esaltando una fragilità tipica della nostra P.a., per cui sono in difficoltà le macchine amministrative dei Comuni così come ministeri”. Come Anci “stiamo chiedendo che i contratti a tempo determinato, ottenuti a valere delle risorse del PNRR, non scadano nel 2026. Tutto questo perché molto banalmente molti giovani, che magari stanno entrando nei Comuni con questi contratti a tempo determinato, preferiscono andare via di fronte ad una prospettiva lavorativa molto breve, oppure avendo altre opportunità nel privato o nel pubblico con retribuzioni più elevate”. “Vogliamo dare una prospettiva a questi giovani che fino nel 2026 lavoreranno sul PNRR e chiediamo – ha sottolineato- che i Comuni, con disponibilità finanziaria e carenze in organico, possano assumerli dal 2027. E’ importante, saperlo adesso, è una richiesta assolutamente ragionevole che il governo e il Parlamento devono accettare”.
Infine, il segretario generale è intervenuto sul paventato definanziamento da parte della UE dei progetti PNRR dei comuni di Firenze e Venezia. “E’ una vicenda clamorosa, abbiamo seguito come Anci entrambe i progetti, che rientrano nella misura di piani urbani integrati per le 14 grandi città italiane. Il sindaco di Firenze ha assolutamente ragione e ha messo nero su bianco che, alla scadenza della concessione per il nuovo stadio, non verrà data alcuna fruizione esclusiva alla società Fiorentina calcio. Anche il progetto di Venezia, ‘Bosco dello sport’ è molto bello ed interessa un’area fuori dal Comune di Venezia ma assolutamente integrato nell’area urbana metropolitana. Quindi aspettiamo con fiducia che il governo italiano replichi alle ennesime richieste di informazioni da parte della commissione europea: se vengono esclusi progetti così validi, non so bene che cosa si possa realizzare con il PNRR”, ha concluso.

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