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PNRR, Mauro Guerra: "preoccupazioni sulle modalità con cui si affronta prima fase"

5 Febbraio 2022

Dichiarazione del Presidente di Anci Lombardia nel corso del Consiglio Nazionale Anci del 4 febbraio 2022

TEMI: ANCIPNRR

Di seguito pubblichiamo l'intervento del Presidente di Anci Lombardia nel corso del Consiglio Nazionale Anci del 4 febbraio 2022.


ANCI sta svolgendo un lavoro straordinario per consentire ai Comuni di attuare pienamente le linee di intervento del PNRR a loro direttamente rivolte. Esprimo una preoccupazione in merito alle modalità attraverso le quali si affronta questa prima fase, con bandi che escono da ciascun ministero con date che si sovrappongono e criteri e modalità anche molto diversificate. C’è il rischio di una fase confusa, con ritardi e, soprattutto, di un “atterraggio” squilibrato nelle diverse realtà, non solo geografiche e territoriali, ma anche di dimensione comunale. Sugli investimenti c'è un punto sul quale dobbiamo capire cosa possiamo fare, perché se stiamo ottenendo uno sblocco di vincoli su tanti fronti, a cominciare dal personale, dobbiamo annotare che questa operazione porterà dei frutti,  nel medio termine e difficilmente ci permetterà di intervenire sull’accesso e sull’utilizzo della prima fetta di risorse a disposizione.  anche perché si fa fatica a trovare il personale e occorre tempo per formarlo e renderlo  operativo. Nel frattempo i bandi scadono.

Pertanto nella fase immediata sarebbe indispensabile usare lo scorrimento delle graduatorie aperte  negli ultimi due anni e coerenti con le missioni e obiettivi del PNRR, trovando le modalità attraverso le quali incrociare  ed equilibrare questo percorso con i criteri e le riserve di assegnazione rispetto  del PNRR. Così da riuscire a mettere in campo molto rapidamente  una massa significativa di risorse su progetti già’ pronti, validati e cantierabili.

Serve inoltre chiedere un intervento urgente per rivedere, nei bandi, l’utilizzo del cosiddetto indice di vulnerabilità sociale e materiale che così non va bene, perché è costruito malamente e quando lo si applica sui territori si producono effetti troppo squilibrati e si verifica anche la non corrispondenza tra le effettive condizioni di vulnerabilità e la graduatoria di vulnerabilità definita tramite l’indice stesso.

Inoltre c'è un'altra urgenza perché, giustamente, da qualche anno, stiamo finanziando con risorse derivanti dalle Leggi di bilancio le progettazioni per la messa in sicurezza edifici pubblici, la messa in sicurezza del territorio e l'efficientemento energetico e occorre costruire percorsi di assegnazione delle risorse per le opere che tendenzialmente permettano a queste progettazioni di trovare uno sbocco. Non possiamo passare da una fase dove non potevamo dare gli incarichi per le progettazioni se non avevamo già la disponibilità  finanziaria per tutto l’intervento a una fase nella quale facciamo progettazioni a iosa e poi però non ci preoccupiamo di come programmarne nel tempo L a realizzazione. Su questo tema dobbiamo ragionare con il governo.

Inoltre le fonti di finanziamento con le quali ci stiamo confrontando non sono solo quelle del PNRR ma sono anche quelle dei fondi di coesione, della nuova programmazione europea 2021/2027, fondi regionali e così via, e serve un minimo di sforzo di coordinamento e di programmazione la più consapevole e ragionata possibile, pur nella ristrettezza dei tempi, dell’impatto sui territori di queste risorse. 

Abbiamo una batteria di scadenze e avvisi, fatta in modo diverso per ogni ministero e quindi dobbiamo anche chiedere al governo che la disposizione temporale delle risorse future sia dichiarata adesso,  per provare a dare un po' di ordine, altrimenti i comuni vedono venirsi addosso un gigantesco blob con evidente difficoltà nel  gestirlo nel miglior modo possibile.

Il PNRR non sono solo opere e interventi ma anche riforme da attuare e che riguardano direttamente i Comuni. Penso ad esempio alla partita della revisione delle norme sugli appalti e sui contratti pubblici, ed a quella relativa alla concorrenza.  Dovremo lavorare per  avere delle misure che siano vicine alle semplificazioni realizzate per il PNRR, le estendano anche agli altri investimenti e le rendano strutturali. E dovremo difendere e valorizzare il patrimonio e le funzioni delle aziende e società partecipate dagli enti locali. 
C’è infine il grande tema dell’equilibrio di parte corrente dei bilanci dei comuni. Oggi messo pesantemente in discussione dagli straordinari incrementi dei costi delle materie prime e  dell'energia che, oltre che su famiglie e imprese, si abbattono anche sui Comuni in modo molto pesante. Si pensi soltanto ad esempio all’illuminazione pubblica, agli impianti dei servizi comunali. Su questo va raccolto e l’allarme che viene dai territori e che il Presidente Decaro ha richiamato anche oggi, con un appello a intervenire  che, anche come ANCI Lombardia, rivolgeremo con forza ai parlamentari di tutti gli schieramenti ed agli esponenti del Governo.
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