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Energie in Comune, Innovazione sociale e nuovo personale nella PA. Il nuovo progetto di Anci Lombardia e Regione

20 Luglio 2021

Obiettivo aiutare gli enti locali nella gestione e ricambio delle professionalità

TEMI: PERSONALE

Milano, 20 luglio 2021 – Scade il 22 luglio la manifestazione di interesse che gli enti locali lombardi dovranno far pervenire ad Anci Lombardia per partecipare al progetto “Rafforzamento delle competenze per efficientare le attività di reclutamento e potenziare la qualità dei servizi del sociale nei comuni”. L’iniziativa punta ad aiutare i Comuni lombardi ad aprire le porte all’innovazione e alla semplificazione nelle procedure di selezione e reclutamento del personale in forza alla pubblica amministrazione. Un progetto quanto mai urgente alla luce delle evoluzioni normative di semplificazione e della prossima attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la risposta del nostro Paese, in sintonia con l’Europa, ai guasti sociali ed economici prodotti dal Covid. 
 
Energie in Comune: innovazione sociale e nuovo personale nella PA è lo slogan di comunicazione individuato dai promotori, Anci Lombardia e Regione Lombardia. Qui i materiali informativi e il modulo per la manifestazione di interesse che i Comuni interessati dovranno compilare (https://anci.lombardia.it/dettaglio-circolari/20217141529-materiali-webinar-fabbisogni-e-reclutamento-del-personale-negli-enti-locali-della-lombardia-fase-operativa-e-di-adesione-dei-comuni-13-luglio-2021/). Grazie al progetto le amministrazioni comunali della Lombardia potranno innovare e adeguare le procedure concorsuali, allestendo ad esempio una piattaforma che permetta di svolgere concorsi in comune (un concorso test in forma aggregata è in programma per il mese di luglio del 2022) ma anche e soprattutto per aggiornare i profili professionali del personale della PA, ormai inadeguati ai tempi e agli scopi che sono assegnati al pubblico, adeguamento che anche l’emergenza pandemica rende sempre più urgenti.  
 
“Il contesto emergenziale e le evoluzioni normative – spiega Egidio Longoni, vice segretario di Anci Lombardia nel corso di un recente webinar informativo sul progetto - richiedono di adottare un approccio metodologico funzionale ad individuare nuovi processi e strumenti che siano più adeguati per la selezione delle risorse umane e per un costante aggiornamento professionale del personale. ANCI Lombardia intende costituire una rete lombarda di Comuni pilota con cui avviare un percorso comune che possa portare alla disseminazione e all’adozione sul territorio di buone pratiche e modelli innovativi di selezione, reclutamento e gestione del personale. Un’iniziativa che riteniamo importante non solo per i Comuni medio grandi ma anche per quelli piccoli, la stragrande maggioranza in Lombardia, che spesso, come in molti altri ambiti, non hanno le forze per organizzare le indispensabili procedure per il reclutamento del personale”. 
 
Una cinquantina saranno i comuni pilota che parteciperanno all’iniziativa, scelti in tutte le province lombarde in base a criteri dimensionali e territoriali, al livello di formazione e consistenza del personale e di capacità amministrativa dell’ente. Il progetto è finanziato con risorse del Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo (Por – Fse Regione Lombardia) e permetteranno di mettere a disposizione degli enti che faranno parte del gruppo un catalogo di servizi erogati da un pool di esperti per l’intera durata del progetto, che proseguirà fino a settembre del 2022. Tra i nomi, oltre al team della società di consulenza pubblica Kpmg, guidato da Pietro Melzi, selezionata per supportare operativamente Anci Lombardia, anche il professor Renato Ruffini, ordinario di diritto amministrativo alla Statale di Milano e Maurilio Segalini, già direttore generale al Comune di Cremona.  
 
Dalla aumentata efficienza e flessibilità della pubblica amministrazione dipenderanno infatti tante delle riforme previste nel Pnrr. Come prevedono le ultime normative (DM del marzo 2020 e il recentissimo DL 80 sul reclutamento), anche la PA dovrà sempre più puntare su procedure semplificate per le assunzioni a tempo determinato, su una maggiore osmosi tra pubblico e privato anche nello scambio di professionalità, sulla fluidità dei percorsi di carriera e sul superamento degli angusti tetti di spesa ai trattamenti economici accessori. In una parola, lavorare nella PA dovrà diventare molto più attraente, soprattutto per i giovani, di quanto non sia stato fino ad oggi.  

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