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Legalità: riunito a Milano il movimento ''100 Sindaci contro le mafie''

18 Marzo 2015

"Oggi Anci è in prima linea per sostenere delle azioni concrete che affrontino la vita quotidiana degli amministratori" ha osservato Federica Bernardi, Vicepresidente di Anci Lombardia

Il movimento "100 sindaci contro le mafie" si è riunito oggi a Milano presso la sede di Anci Lombardia
Riunione "proficua" secondo il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, delegato alla Sicurezza e legalità ANCI nazionale, che ha portato a una serie di impegni (per mettere le informazioni in rete e condividere le buone pratiche, per semplificare le regole rendendole più trasparenti, per formare il personale e gli amministratori) e una richiesta al governo, quella di approvare rapidamente in Consiglio dei Ministri il disegno di legge sulla sicurezza urbana, che dà più peso al ruolo dei sindaci e dei comitati di ordine e sicurezza e rafforza la cooperazione tra forze dell'ordine e polizia municipale.
Per il Sindaco di Napoli la corruzione e le infiltrazioni mafiose "uniscono il Paese da Nord a Sud, non ci sono isole felici" ed è per questo che i Comuni si devono unire perché "la battaglia si vince insieme". 
"Oggi Anci è in prima linea per sostenere delle azioni concrete che affrontino la vita quotidiana degli amministratori e siamo orgogliosi che questo percorso veda impegnata direttamente Anci Lombardia" ha osservato Federica Bernardi, Vicepresidente di Anci Lombardia che, come Amministratrice di Cermenate, ha "vissuto in prima persona un fenomeno di presenza malavitosa sul territorio".
Presente alla riunione l'assessore milanese alla Sicurezza, Marco Granelli, per il quale "la capacità operativa della polizia locale è fondamentale", perchè grazie al lavoro dei vigili per monitorare il traffico di camion al sito di Expo si è arrivati "a 70 interdittive antimafia". 
ma ancora, dall'incontro è emerso che la situazione che gli amministratori devono affrontare è in peggioramento, tanto che, come ha osservato il direttore dell'associazione Avviso pubblico Pier Paolo Romani, nel 2014 "sono stati più di 350 gli atti intimidatori, uno al giorno con un aumento di episodi nel Nord Italia".
Il gruppo di lavoro dell’Associazione ha individuato in particolare 101 Comuni (tra i quali anche Roma Capitale), all’interno dei quali la presenza mafiosa e’ risultata fortemente minacciosa per il tessuto sociale ed economico dei territori. Si tratta di territori presenti nelle relazioni dei Ros, della Dia, della Commissione antimafia, dei Comuni con immobili confiscati, dei Consigli comunali sciolti per infiltrazioni. Sulla base di questi dati, il gruppo di lavoro ha stilato una mappatura completa di tutte le regioni del centro-nord, compresi Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio. In Lombardia, ad esempio, sono 28 i Comuni con presenza mafiosa accertata, 20 con immobili confiscati, un Consiglio comunale sciolto per infiltrazioni, In Liguria, sempre a titolo esemplificativo, si contano 9 Comuni con presenza accertata, 2 Comuni con immobili confiscati e un consiglio comunale sciolto per infiltrazioni mafiose.
L’iniziativa presentata oggi - ultima tappa in ordine di tempo del lavoro portato avanti dall’ANCI contro la criminalita’ organizzata gia’ a partire dalla Carta di Lamezia del 2010 – si propone di realizzare iniziative di supporto ai Comuni e di rafforzamento del presidio della legalità. ‘’La particolare aggressione che le 'ndrine stanno dispiegando nei piccoli Comuni ma non solo – afferma Ragonesi - pretende una risposta ferma da parte delle istituzioni tutte, come ha recentemente ricordato il procuratore di Bologna Alfonso in occasione della pubblicazione degli atti che hanno prodotto decine di ordini di custodia cautelare.  La prima risposta dovuta da parte delle istituzioni più prossime ai cittadini e’ una risposta che punta all'efficacia degli interventi amministrativi con maggiore semplificazione della burocrazia, maggiore autonomia organizzativa e con una volontà di coinvolgimento attivo dei cittadini. Il percorso intrapreso continua e come ANCI saremo presenti venerdì e sabato prossimi all’iniziativa organizzata da Libera, sempre a Bologna. Avvieremo una serie di appuntamenti per dare vita a nuovi ed efficaci strumenti di contrasto alle mafie’’.
Per questo, il gruppo di lavoro si attiverà per la promozione dello scambio di informazioni fra Comuni, in modo da consentire loro di operare in sinergia; per l’elaborazione di alcune proposte chiare ed efficaci in tema di appalti; per l’utilizzo dei media al fine di innalzare il livello di attenzione dell’opinione pubblica e stimolare, a partire dal portale dell’ANCI, la messa a disposizione delle informazioni e lo scambio di buone pratiche; per la realizzazione di percorsi di formazione mirata al personale degli enti locali; per l’elaborazione di proposte in favore dei Sindaci e degli amministratori che sono stati oggetto di attentati intimidatori.
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