PICCOLI COMUNI
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“I piccoli Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti sono 5.521 ovvero il 70% del totale dei Comuni italiani, erogano servizi per circa 10 milioni di cittadini residenti e amministrano il 55% del territorio nazionale. Non considerare adeguatamente questa realtà significherebbe non dare valore ad oltre la metà della nazione”. Lo afferma il sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni, in un passaggio dell’intervista rilasciata al sito dell’Anci per la rubrica “Parola al delegato”, che raccoglie il punto di vista dei delegati nelle materie di interesse per i Comuni
In questo quadro, va prestata attenzione – prosegue Santoni - ad uno dei problemi più acuti per la popolazione dei piccoli Comuni, la desertificazione bancaria. Se infatti, nel corso degli anni in tema di chiusura degli uffici postali “si sono registrati significativi miglioramenti, anche grazie all’impegno di Anci e Poste”, il più recente quanto allarmante venir meno dei servizi bancari “è fonte di oggettivi e crescenti disagi”, una decisione che “raccoglie tutto il nostro disappunto perché tali scelte non dipendono da difficoltà economiche”.
Il delegato Anci pone poi l’accento anche sul tema della semplificazione per i piccoli Comuni nei diversi provvedimenti che ‘ingessano’ le attività quotidiane degli enti: “E’ ormai irrinunciabile un ordinamento differenziato per i piccoli Comuni, nell’ottica – afferma il delegato – di agevolarne e rafforzarne l’azione di governo, dotandoli di una disciplina organizzativa, finanziaria e fiscale che tenga conto delle loro peculiarità. Il sistema della contabilità pubblica e della finanza locale assumono una particolare rilevanza e urgenza. Ma ancora più urgente è arrivare alla definizione di contratti di lavoro per i dipendenti dei piccoli Comuni con premialità/indennità aggiuntive, necessarie per contrastare la perdita di attrattività nei confronti di enti di maggiori dimensioni”.
In questo scenario, Santoni evidenzia l’importanza dell’Agenda controesodo Anci, che “rappresenta un contenitore di proposte istituzionali concrete e strutturali che vuole agire su vari fronti per consentire un possibile ripopolamento di queste aree da parte di famiglie, studenti e lavoratori. La crescita dei piccoli Comuni – sottolinea - rappresenta una questione di riequilibrio territoriale e un’opportunità per lo sviluppo sostenibile e inclusivo del Paese nel suo complesso e delle città stesse”. E’ per questo che “occorre individuare sistemi incentivanti per chi decide di vivere e lavorare nei piccoli Comuni: dalla nascita di nuove imprese ad azioni volte alla riduzione del carico fiscale, al sostegno ai servizi di prossimità”.
“I Comuni piccoli, medi o di grandi dimensioni sono naturalmente interconnessi e non possono essere considerati come ‘riserve’ a sé stanti, anche perché quello che succede in montagna si ripercuote inevitabilmente a valle”, rimarca il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, che conclude: “Lo sviluppo delle aree interne non deve essere visto come una questione isolata, ma come un elemento strategico per la crescita economica e sociale consolidata dell’Italia”.
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