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Amministrazione condivisa, Guerra: "dare tranquillità e sicurezza alle amministrazioni che più di altre si spendono in questo percorso"

9 Aprile 2025

Intervento durante un convegno presso l'Università Cattolica di Milano

Si è tenuto questa mattina, presso l’Università Cattolica di Milano, il seminario “L’Amministrazione condivisa come laboratorio di innovazione”, occasione per presentare ufficialmente il nuovo report curato dalla Fondazione Terzjus.
Il volume, frutto di oltre un anno di lavoro, sarà pubblicato nella collana “Quaderni” della Editoriale Scientifica di Napoli.
L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione e confronto sull’evoluzione degli strumenti di amministrazione condivisa, con particolare attenzione al ruolo degli Enti del Terzo settore e dei Comuni. Dopo i saluti istituzionali del professor Gianpaolo Barbetta (Università Cattolica), il seminario è entrato nel vivo con l’intervento di Gabriele Sepio, segretario generale di Terzjus, seguito da Marisa Parmigiani, direttrice della Fondazione Unipolis.

Nel corso dell’evento è intervenuto il Presidente di ANCI Lombardia, Mauro Guerra, che ha evidenziato che, “come ANCI Lombardia stiamo lavorando da tempo sul tema dell’Amministrazione Condivisa: abbiamo accolto con favore la sentenza n. 131 della Corte costituzionale che ha segnato l'avvio di una positiva fase di apertura straordinaria e necessaria, direi indispensabile. Un’apertura che in questa fase storica è ancora più necessaria perché la pubblica amministrazione locale si trova in una stagione di grandi cambiamenti, ma anche di grandi difficoltà.
Parto dal fatto che i comuni hanno perso il 30% del proprio personale negli ultimi 10 anni e i dipendenti comunali hanno una età media superiore ai 50 anni; inoltre le amministrazioni comunali non sono più attrattive, spesso i nostri bandi per reclutare nuovo personale vanno deserti ed è quindi un comparto che dal punto di vista delle risorse umane si sta indebolendo; a tal proposito non bisogna dimenticare che il comparto dei comuni, nella P.A., è quello che applica stipendi più bassi, subendo il dumping di tutte le altre amministrazioni pubbliche."
Pertanto, "tutto ciò premesso, oggi parlare di amministrazione condivisa significa considerare tutta la ricchezza delle nostre comunità, significa condividere l'interesse pubblico e l’interesse generale, confrontarsi e includere punti di vista molto diversi. Per fare tutto questo, il mondo dei comuni ha bisogno di maggiore flessibilità, e di condividere intenti con i diversi comparti della pubblica amministrazione, i quali, tutti insieme, devono pensarsi come facenti parte di un unicum al servizio del bene comune, costruendo un’unitarietà delle politiche pubbliche che impattano poi sui territori, sulle comunità, sulle necessità dei cittadini. Queste sono precondizioni necessarie per poi essere in grado di affrontare davvero la fase di rinnovamento che ci impone l’amministrazione condivisa." Ha sostenuto il Presidente di ANCI Lombarrdia.
Per Guerra, "a questo scenario dobbiamo aggiungere le difficoltà che la pubblica amministrazione locale ha sul fronte delle risorse finanziarie: il welfare locale è in una situazione straordinaria, di difficile sostenibilità e di difficile tenuta, a causa di un blocco delle entrate sulla parte della spesa corrente; tutto ciò, a fronte di un aumento esponenziale della spesa sociale che rimanda ad una condizione di disagio diffusa alla quale vanno date risposte importanti, che non possono essere fornite solo dal pubblico e che richiamano ancora di più ad una necessità di condivisione e alla scelta dell'amministrazione condivisa. E’ necessaria però un’azione anche sul piano delle regole: l'amministrazione condivisa deve trovare collocazione diretta dentro la revisione di un testo unico degli enti locali che aspettiamo da decenni e che ormai non è più rinviabile; se l’amministrazione condivisa deve essere la rivoluzione che tutti dobbiamo attuare, occorre ricomporre il piano delle regole e dei riferimenti giuridici, oltre a, come appena detto, ricostruire un quadro di sostenibilità strutturale della spesa corrente degli enti locali con un un'idea che superi la visione della spesa corrente come elemento da limitare poiché negativa; si tratta invece di una spesa necessaria poiché sostiene la risposta alle necessità dei cittadini e delle comunità locali e costruisce le condizioni per spendere di meno in futuro, nella misura in cui permette di realizzare interventi precoci e di prevenzione."
Concludendo, Guerra ha considerato che "a fronte di tutte queste considerazioni, ci sono esperienze virtuose da valorizzare, estendere e  rendere più visibili, lavorando nel contempo per dare tranquillità e sicurezza alle amministrazioni locali che più di altre si spendono nei percorsi di costruzione di amministrazione condivisa dentro a questo nostro percorso comune che ritengo di straordinaria importanza per il nostro paese”.

Continuando il seminario, Barbara Boschetti, docente dell’Università Cattolica e curatrice del volume, ha tracciato una sintesi dei contenuti del report, sottolineando l’ampiezza e la complessità del lavoro svolto.
Il primo panel, intitolato “La sfida della sussidiarietà nelle politiche pubbliche”, ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo: Alessandro Lombardi (Capo dipartimento Politiche sociali del MLPS), Carlo Chiappinelli (Presidente di sezione della Corte dei Conti).
Nel secondo panel, “L’amministrazione condivisa come motore di innovazione”, si è entrati nel cuore dei risultati del report. Luciano Gallo (Anci Emilia Romagna) e Gianfranco Marocchi (direttore di Impresa Sociale) hanno dialogato con Valeria Negrini (portavoce del Forum del Terzo Settore lombardo) e Mauro Guerra (presidente di Anci Lombardia), offrendo spunti concreti su come l’amministrazione condivisa possa generare valore pubblico e innovazione sociale.
A moderare i lavori è stata Maria Carla De Cesari, caporedattore de Il Sole 24 Ore, che ha accompagnato i partecipanti lungo una mattinata ricca di contributi, riflessioni e prospettive operative.

Il seminario ha confermato come l’amministrazione condivisa rappresenti oggi non solo una modalità di collaborazione tra pubblico e privato sociale, ma anche un vero e proprio laboratorio di innovazione amministrativa e culturale.
Al volume, che è possibile scaricare online, ha contribuito tra gli altri, Francesco Severgnini di ANCI Lombardia.

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