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TEMI: ANCI LOMBARDIALEGALITÀ
Il progetto InLav – Integrazione Lavoro Lombardia, nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia, Anci Lombardia e Università degli Studi di Milano Bicocca, con l’obiettivo di attuare un intervento strutturato per rispondere al problema dello sfruttamento lavorativo, ha fatto tappa a Bergamo alla vigilia dell’avvio della attività formativa sul territorio provinciale.
Questa mattina, il Vicesegretario generale dell’Associazione dei Comuni lombardi, Giuseppe Guerini, ha incontrato la Consigliera delegata alla Formazione e al Lavoro della Provincia di Bergamo, Giorgia Gandossi, per presentare il calendario degli incontri formativi orientati alla preparazione degli operatori impegnati nella sperimentazione di Punti Unici d’Accesso (PUA) ai servizi dedicati al contrasto del lavoro irregolare e all’emersione del sommerso.
L’incontro, inoltre, ha rappresentato l’occasione per dare il via a una partnership in grado di rafforzarsi e allargarsi, per favorire la costruzione di una rete territoriale sinergica composta dai molteplici soggetti impegnati sui temi progettuali e portatori di competenze e metodologie specifiche. Attraverso l’azione congiunta tra l’Associazione dei Comuni lombardi e la Provincia di Bergamo, si vuole proporre la diffusione e l’estensione delle metodologie, delle modalità e delle intuizioni di InLav, affinché siano realtà presenti su tutto il territorio regionale.
Dalla riunione è emerso l’auspicio che le giornate formative, il cui calendario sarà reso noto a breve sul sito web di Anci Lombardia, possano essere partecipate da operatori pubblici e privati e del no-profit che offriranno servizi nei PUA InLav, definiti attraverso percorsi di co-progettazione, e che saranno garantiti attraverso la collaborazione con gli Enti del Terzo Settore operanti localmente per promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle vittime o delle potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
Quattro saranno le sessioni di approfondimento previste a livello provinciale, con l’obiettivo di attivare delle comunità di pratiche territoriali sul tema dello sfruttamento lavorativo, che si focalizzeranno sulla conoscenza del fenomeno dell’irregolarità lavorativa; lo sviluppo di competenze organizzative e territoriali per poter far emergere le situazioni di irregolarità; la preparazione per poter intervenire sul fenomeno e la misurazione e valutazione degli interventi intrapresi.
A oggi, attraverso un Avviso pubblico emanato da Regione Lombardia, sono 12 gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) lombardi che stanno sperimentando il Modello InLav: le ATS Alto e Basso Pavese, Bergamo, Carate Brianza, Desio, Sebino, Lecco, Mariano Comense, Milano, Somma Lombardo, Suzzara, Tradate e Treviglio.
Con questa attività InLav è quello fornire una risposta su un tema, quello dello sfruttamento lavorativo, che interessa vari comparti produttivi e colpisce in modo particolare i soggetti più fragili e vulnerabili.
Giorgia Gandossi, Consigliera delegata alla Formazione e al Lavoro della Provincia di Bergamo.
“Il modello INLAV rappresenta un'interessante innovazione, perché affianca all'obiettivo di reprimere il lavoro sommerso e lo sfruttamento lavorativo quello dell’attivazione e della transizione verso forme di occupazione dignitose e regolari. Si tratta di un approccio nuovo, costruttivo, che mette al centro i bisogni della persona. In questo contesto, i servizi per il lavoro e la formazione assumono un ruolo fondamentale. Come Provincia, siamo pronti a fare la nostra parte per favorire sinergie efficaci e durature”.
Giuseppe Guerini, Vicesegretario generale ANCI Lombardia.
“Crediamo fermamente che il sistema degli Enti locali lombardi debba farsi carico di una situazione, quella dello sfruttamento lavorativo, che, anche nella nostra regione, ha dei profili preoccupanti. Per questo il territorio vuole mettere in campo qualcosa di significativo, e crediamo che la sperimentazione promossa con InLav rappresenti un’azione che è parte fondamentale del compito degli Enti locali, e di tutti gli attori coinvolti, per promuovere legalità e tutela del lavoro e dei cittadini. L’obiettivo è quello di dare una risposta sulle tematiche in esame attraverso un’azione in grado di dare risultati importanti”.
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