Comuni
Lo scorso 24 febbraio, in rappresentanza di Anci Lombardia, ho partecipato all'insediamento del Tavolo tecnicopolitico per l'elaborazione di uno Statuto dei lavoratori frontalieri, istituito a seguito dell'accordo tra Italia e Svizzera sul regime fiscale degli stessi lavoratori e del memorandum tra Governo e parti sociali che lo ha accompagnato.
Discuteremo di assistenza sanitaria, assegno unico, Naspi e lavoreremo per evitare che vengano messi in discussione i ristorni ai Comuni. Anci Lombardia, in accordo con l'Associazione dei Comuni italiani di frontiera, seguirà il percorso coinvolgendo sindaci e amministrazioni interessate.
Questa fase costituisce un'occasione che non possiamo perdere per ripensare le prospettive di sviluppo del nostro territorio. Tra Milano e la Svizzera. Una collocazione che, se subita, condanna la provincia di Como e quelle limitrofe a un ruolo di riserva di manodopera, risorse e competenze, verso i due poli attrattori.
Una collocazione che può costituire una straordinaria opportunità per un ruolo di cerniera attiva, catalizzatore e promotore di crescita sostenibile.
Pensando, riqualificando e insediando qui funzioni essenziali ai due poli. Formazione, istruzione, ricerca, settori e servizi dell'innovazione, ma anche consolidamento e rilancio di una tradizione manifatturiera straordinaria, a partire dal tessile e saperi e servizi nel campo della sanità, del sociale, della nuova frontiera del benessere territoriale e di comunità.
Tutto questo declinato in una terra fortunata e meravigliosa, sognata dal turismo internazionale. Ce ne è abbastanza per non costruire il nostro rapporto con la Svizzera solo sulla esportazione di lavoro, sul reciproco dumping salariale, fiscale e commerciale. Già oggi non è solo questo, ma possiamo andare molto oltre nel rapporto tra territori e tra Stati. Sperimentando una vera e propria zona speciale di integrazione e reciprocamente permeabile.
Una frontiera può essere intesa e interpretata come muro, sbarramento, limite, separazione. Ma una frontiera può essere intesa e immaginata anche come luogo e occasione di incontro, di riconoscimento reciproco. In controtendenza rispetto a un tempo di dazi e guerre commerciali penso a questa nostra frontiera come a una linea di cucitura di territori e comunità che hanno tanto da darsi reciprocamente.
Ho letto riemergere idee di proposte verso Como, rispettivamente da Lecco e da Varese, con un riferimento anche a Lugano, per un progetto di Capitale italiana della cultura per il 2030. È un sogno che coltivo da tempo per l'intero Lario e che potrebbe avere anche questa ambizione allargata insubrica e transfrontaliera.
Carica di significati.
Come Anci Lombardia abbiamo costruito importanti competenze in tema di progetti Interreg ed Europei, che siamo pronti a mettere a disposizione. A ottobre al Congresso regionale di Anci Lombardia, per la prima volta, abbiamo ospitato e ci siamo confrontati con il Presidente del Gran Consiglio del Ticino Michele Guerra.
Insomma, su tutti questi temi i Comuni sono pronti a fare la loro parte.
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ANCI LOMBARDIA SALUTE, CITTÀ METROPOLITANA, ANCILAB, SALUTE, UCRAINA, GOVERNO, PROTOCOLLO di INTESA, FORMAZIONE, LAVORI PUBBLICI