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Uffici di Prossimità, Guerra: "un buon risultato di collaborazione tra istituzioni diverse"

27 Febbraio 2025

Convegno a chiusura del progetto che coinvolge 297 Comuni

La sperimentazione degli Uffici di Prossimità volge al termine, pertanto, al fine di valorizzare le esperienze e le buone pratiche sviluppate in Lombardia e per presentare i risultati raggiunti sul territorio regionale, il Tribunale di Milano ha ospitato il convegno “Uffici di prossimità: la giustizia più vicina ai cittadini”.
Il progetto, il cui obiettivo è stato quello di attivare a livello nazionale, presso gli Enti locali, una rete di sportelli in grado di offrire servizi omogenei in materia di Volontaria Giurisdizione, creando dei punti di contatto tra la Giustizia e i cittadini, è stato realizzato nell’ambito del Programma Operativo Complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 da Regione Lombardia con il supporto di Anci Lombardia e in collaborazione con gli Enti Locali del territorio e gli Uffici Giudiziari delle Corti d’Appello di Milano e Brescia.
Oggi in Lombardia si contano 42 uffici, che rappresentano 297 Comuni, capaci di offrire un servizio gratuito di orientamento, informazione e inoltro di pratiche per tutti i cittadini, che si rivolgono soprattutto alle fasce deboli con l’obiettivo di assicurare una “giustizia di prossimità”, garantendo la tutela dei diritti senza doversi necessariamente recare presso gli uffici giudiziari.

Ad aprire l’evento è intervenuto Giuseppe Ondei, Presidente della Corte d’Appello di Milano, che ha considerato come quello in esame è “un progetto importante che è decollato grazie al lavoro della Regione, allo sforzo dei Comuni, perché per i Comuni non è facile mettere a disposizione del personale e all’impegno dei Presidenti del Tribunale”.
Ha salutato positivamente l’apertura degli Uffici anche Giovanna Di Rosa, Presidente della Corte d’Appello di Brescia, per la quale “gli Uffici di prossimità sono destinati ad avvicinare la giustizia ai cittadini evitando loro spostamenti e difficoltà.”
Considerato il contributo dato all’avvio del progetto, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, ha dichiarato di essere “contento per il successo di questo bando ministeriale a cui Regione Lombardia ha subito aderito. Il risultato conseguito è merito della collaborazione tra istituzioni diverse, che dimostra come dalla collaborazione nascono buoni risultati. Questa politica va nel verso che stiamo perseguendo da anni, soprattutto con l’attenzione verso le aree interne, perché questo progetto va a portare semplificazione anche sui territori dove è più difficile accedere ai servizi giudiziari.
Mauro Guerra, Presidente di Anci Lombardia, ha voluto sottolineare che “gli Amministratori e i Comuni hanno lavorato con non poca fatica su questo progetto, che rappresenta un buon risultato di collaborazione tra istituzioni diverse, rispondendo a un bisogno sentito e che, in Lombardia, l’abbiamo declinato come molto legato ai servizi sociali”, poiché “il rapporto di protezione e di richiesta di aiuto richiama molto le esigenze legate ai servizi sociali, area sulla quale cresce l’impegno e crescono le spese dei Comuni.” Per Guerra “ora dobbiamo considerare come far continuare questo progetto, perché i Comuni, come è noto, sono in difficoltà sul fronte del personale e, pertanto, è necessario costruire sinergie, mettendo, per esempio, al centro il lavoro degli Ambiti, che esercitano le funzioni dei Comuni in materia sociale, pertanto, possono dare il massimo dell’appoggio su questa partita.”

Dai territori
Dopo l’illustrazione delle azioni intraprese in Regione Lombardia, evidenziate da Federica Marzuoli, che si è soffermata, in particolare, sulla informatizzazione degli uffici e l’attività di formazione del personale comunale portata avanti con l’assistenza di Anci Lombardia, una tavola rotonda ha messo a confronto quanto emerso sui territori.
Prima a intervenire, Roberta Martinelli, Presidente del Consiglio Comunale di Rovato, illustrando un’esperienza che ha preso il via oltre 10 anni fa con gli Sportelli di volontaria giurisdizione e che oggi, grazie agli Uffici di Prossimità, si è allargata ad altri Comuni dell’Ambito Oglio-Est e, grazie alla telematica, è riuscita a semplificare e velocizzare le operazioni, tanto che da maggio 2024 a gennaio 2025, l’Ufficio ha registrato l’accesso di 177 utenti (71 provenienti da Rovato e 106 da fuori città) e ha espletato 194 pratiche.
Davide Trussoni, Presidente della Comunità Montana della Valchiavenna, ha invece posto l’accento sul fatto che, “con questo Ufficio, nato nel maggio 2024, la Comunità Montana ha voluto offrire un nuovo servizio a 12 Comuni che hanno una esperienza importante di gestione associata di servizi.”
Da Milano, il Presidente del Municipio 4, Stefano Bianco ha rivelato che “siamo partiti da tre mesi e lo Sportello lavora 2 giorni a settimana per 5 ore complessive, registrando due o tre accessi al giorno. I dipendenti che si occupano di questo servizio sono stati distaccati a queste azioni”. Il Presidente ha evidenziato l’importanza della vicinanza dell’Ufficio ai servizi sociali, aggregando in edifici limitrofi i servizi, al fine di una migliore gestione delle pratiche.

La valutazione dell’impatto
Per aiutare a comprendere la ricaduta sul territorio lombardo degli Uffici di Prossimità è intervenuto Giulio Michetti, C.O.Gruppo, per il quale “si è attivata una rete molto forte tra gli uffici di prossimità e i servizi sociali, oltre a una collaborazione con gli uffici giudiziari”.
Passando ai numeri, le 42 sedi degli Uffici sono aperte in media 5 ore a settimana, e coinvolgono 96 operatori che hanno usufruito di formazione; uno su tre di queste sedi ha una distanza da uffici giudiziari superiori ai 25 chilometri. Curioso che la percezione della qualità del servizio da parte degli utenti sia molto alta, elemento che deriva non solo dalla vicinanza dell’Ufficio ma anche dalla tipologia e dalla qualità del servizio ricevuto.
In conclusione, il Vicesegretario di Anci Lombardia, Giuseppe Guerini, che ha voluto rivolgere “un ringraziamento sincero ai Comuni che hanno accettato una sfida che andava oltre le loro competenze specifiche e che, inizialmente, ha visto complessità organizzative, ma che gli enti hanno colto con una generosità fuori dal normale”.

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