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Assistenza all’autonomia e alla comunicazione: Anci Lombardia incontra i Parlamentari

30 Settembre 2024

Incontro presso la sede milanese dell'Associazione

Il tema dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione in ambito scolastico è stato al centro dell’incontro che si è tento venerdì 27 settembre 2024, presso la sede milanese di ANCI Lombardia, a seguito dell’invito rivolto da Anci Lombardia ai Parlamentari lombardi.

Ha aperto i lavori il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra, che ha riepilogato le principali problematiche legate al tema, sintetizzando le criticità segnalate dai Comuni e precisando il carico di impegni, sia di natura finanziaria che di natura organizzativa, in capo ai Comuni stessi:

- aumento della domanda di Assistenza a causa del considerevole incremento del numero delle certificazioni da parte delle autorità sanitarie;
- conseguente aumento dell’impegno organizzativo e di spesa a carico del Comuni;
- difficoltà a reperire figure professionali in possesso del titolo di studio richiesto;
- condizione di “sottopagamento” dell’Educatore professionale;
- necessità di un approfondimento della materia sia dal punto di vista pedagogico, sia dal punto di vista gestionale, nella consapevolezza di dover garantire un servizio di qualità e valutando proposte di revisione dell’attuale modello in funzione nelle scuole, anche con soluzioni diverse dalla formula “ad personam”.

Sul tema è intervenuta la Loredana Poli, Presidente del Dipartimento Istruzione e politiche educative di ANCI Lombardia, che ha precisato che i Comuni lombardi, oltre ad occuparsi degli alunni della scuola dell’obbligo, hanno anche la competenza di gestire il servizio per conto di Regione per gli alunni disabili delle Scuole Superiori e della Formazione Professionale, per cui la Regione ha adottato provvedimenti validi solo a livello lombardo, mentre sarebbe opportuna una definizione delle problematiche a livello nazionale.
Viste le difficoltà dei Comuni, soprattutto a reperire Personale in possesso del titolo di studio prescritto, Regione Lombardia ha attivato un gruppo di lavoro (con l’Ufficio Scolastico Regionale, il Terzo settore, i Sindacati, le Associazioni delle famiglie e ANCI Lombardia) che ha fatto il punto della situazione e ha trovato una mediazione con la DGR n. 2288 del 30 aprile 2024. Regione Lombardia ha cercato di “tamponare” una situazione critica, alla luce del fatto che i Comuni non riescono più a reclutare Personale laureato disponibile. 
In questo modo si è garantita ai Comuni la possibilità di confermare il Personale in servizio, quindi con esperienza pregressa, diplomato, purché disponibile a partecipare a percorsi formativi regionali, garantendo così la continuità educativa.
Loredana Poli descrive inoltre le complicazioni intervenute con l’approvazione della Legge 15 aprile 2024, n. 55, che ha previsto l’iscrizione obbligatoria all’Albo degli educatori e dei pedagogisti per esercitare la professione. Sottolinea anche l’aspetto legato all’inquadramento del Personale comunale che, per effetto delle norme in vigore, subisce trattamenti diversi a parità di competenze, in base solo al periodo di conseguimento del titolo.

All’incontro ha partecipato la Senatrice Simona Malpezzi, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per le professioni educative, che ha prospettato non solo un momento di ascolto e di riflessione con tutti i soggetti interessati, ma anche di individuare soluzioni condivise per raggiungere gli obiettivi previsti dalle norme.  Ha quindi ricostruito i diversi passaggi che hanno caratterizzato negli anni il servizio e la “storia” dei numerosi provvedimenti adottati, a partire dalla Legge su “La buona Scuola” e dalla Legge Iori e ha proposto di definire un’agenda di lavoro per portare nelle sedi competenti le diverse questioni aperte. A suo avviso, di fondo vi è una non coerenza nell’impostazione della normativa, che sembra non rispettare la logica della continuità educativa 0-6 anni, ma continua a considerare distinti i segmenti 0-3 anni dal 3-6.

Presente anche l’Onorevole Fabio Raimondo, che ha precisato che la questione delle risorse resta prioritaria. Negli anni la gestione del servizio è risultata “frastagliata”, con regole diverse da Regione a Regione. Il pdl Bucalo intendeva istituzionalizzare il servizio, anche per stabilizzare il Personale e garantire la continuità educativa. 

I presenti hanno condiviso la necessità di definire a livello nazionale i numerosi aspetti legati alla materia, anche in merito all’avvio del Coordinamenti Pedagogici Territoriali, per i quali alcune Regioni hanno legiferato ed altre no.

A conclusione dell’incontro, ANCI Lombardia si è impegna a portare i temi citati nelle sedi di competenza, prima di tutto nell’Assemblea nazionale di ANCI in programma a Torino nel prossimo mese di novembre e a proseguire la riflessione con Regione Lombardia, disponibile al confronto. A loro volta i Parlamentari presenti riporteranno le questioni aperte agli organi nazionali competenti.

All’incontro hanno partecipato anche Rinaldo Mario Redaelli, Segretario Generale di ANCI Lombardia; Giuseppe Guerini, Vicesegretario di ANCI Lombardia; Anna Meraviglia, Coordinatrice Dipartimento Politiche sociali di ANCI Lombardia, e G. Piera Vismara, Coordinatrice Dipartimento Istruzione e politiche educative di ANCI Lombardia.

 

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