Politiche giovanili
“Consapevoli che ‘nessuno si salva da solo’, una lezione particolarmente significativa che Papa Francesco ci ha voluto ricordare nei giorni più bui e dolorosi della pandemia, noi amministratori dei comuni italiani, e in particolare i più giovani, sosteniamo e diffondiamo nelle nostre comunità la cultura della collaborazione e di relazioni basate sulla fraternità e sull’attivazione di politiche di prossimità, alimentate dal dialogo, dal confronto e dalla solidarietà; offrendo così alla comunità locale gli strumenti per affrontare insieme i rischi e le sfide globali che oggi ci riguardano da vicino: ambiente, migrazioni, disuguaglianze, bisogni sociali. É essenziale adoperarci per riunirci in un noi che sia più forte della somma delle piccole individualità”. Lo ha affermato il vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella intervenendo al dibattito ‘Il tavolo degli amministratori: la comunità nella città’ nell’ambito della seconda edizione del World Meeting on Human Fraternity, organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio.
All’evento, che ha visto la partecipazione di oltre cento giovani amministratori locali, hanno partecipato anche Rinaldo Mario Redaelli, Segretario Generale di Anci Lombardia, Luca Masneri, Sindaco di Edolo, Luca Baroncini, Coordinatore Nazionale Anci Giovani eil segretario generale Anci Veronica Nicotra. Ospite del sindaco di Roma Roberto Gualtieri anche il suo collega di New York Eric Adams.
Pella ha ricordato che “non ci può essere sviluppo senza libertà, solidarietà e sussidiarietà, senza la mobilitazione delle energie di ogni cittadino e di tutte le risorse della comunità, al servizio della collettività e dell’interesse generale. Per questo motivo, “occorre perseguire un ‘giusto’ equilibrio in cui ambiente e persona siano intimamente connessi e la rigenerazione e valorizzazione del patrimonio e delle risorse possano diventare volano per la rigenerazione delle comunità locali, in una logica di “creazione di valore”. Ed è importante che – ha concluso Pella – la nostra Associazione e tutti i comuni italiani inseriscano all’ordine del giorno e adottino il documento che in questi mesi abbiamo costruito e redatto come tavolo di lavoro”.
Il coordinatore di Anci Giovani Luca Baroncini ha ricordato come “l’attività degli amministratori locali sia una testimonianza del fatto che la fratellanza non è una possibilità ma un obbligo per tutti noi. Svolgere il nostro ruolo, specie nei piccoli comuni, significa rinunciare a possibilità di carriera, oppure per i giovani al proprio tempo libero per mettersi a disposizione della propria comunità. Quando sono stato eletto la prima volta, ricordo che una signora di più di 90 anni mi ha dato un consiglio: se vuoi essere un bravo sindaco devi essere buono. Per me – ha aggiunto Baroncini – questo significa mettersi sempre davanti al proprio interlocutore cercando di fare in modo che il suo problema diventi anche il tuo. Per farlo servono anche una competenza di base, e fa bene Anci ad investire nella formazione; ma anche una comunicazione più diretta che superi il virtuale cui siamo abituati ormai con i social media”.
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