“Con questo appuntamento parliamo di atti intimidatori e l’obiettivo è quello di informare e sensibilizzare gli Amministratori locali, testimoniando quella che è la stretta collaborazione con le forze dell’ordine e, come ANCI Lombardia, di esprimere solidarietà a coloro che sono coinvolti. Sono occasioni queste che, ANCI Lombardia e Avviso Pubblico lo testimoniano, creano rete e solidarietà tra gli Amministratori locali per affrontare insieme tante problematiche e provare a crescere.” Così Giacomo Ghilardi, Vicepresidente Vicario di ANCI Lombardia ha aperto i lavori della Giornata formativa dedicata alla sensibilizzazione a sostegno degli amministratori locali sul tema degli atti intimidatori promossa dalla Prefettura di Milano con ANCI Lombardia in collaborazione con Avviso Pubblico.
Ghilardi ha ricordato che “in questi anni, come ANCI Lombardia, abbiamo realizzato diverse iniziative per supportare i Comuni nella promozione della Legalità”, che hanno affrontato il contrasto all’evasione fiscale, la prevenzione della corruzione, il contrasto al riciclaggio finanziario, all’usura, all’intimidazione degli amministratori e, non ultima, la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità. Considerando le condizioni operative in cui versano gli Enti locali, il Vicepresidente vicario ha evidenziato come “gli enti locali fanno fatica a rispondere a quanto richiesto dalla normativa anche su questo tema. La carenza di personale, le difficoltà di bilancio sono solo alcune delle difficoltà che impediscono di seguire i dettami della legge”, e, anche per questo motivo, “ANCI Lombardia crede fermamente nel valore della collaborazione istituzionale”.

Ha preso quindi la parola Roberto Montà, Presidente Nazionale dell’Associazione Avviso Pubblico, che ha ricordato come l’Associazione sia “impegnata da anni a descrivere quantitativamente e qualitativamente un fenomeno che spesso viene rubricato come questione che interessa solo le cronache locali. Il nostro impegno è quello per descrivere una situazione che mina la democrazia e la collettività.” Montà ha considerato come le intimidazioni agli Amministratori mostrano “un censimento che, fortunatamente, negli ultimi anni evidenzia un lieve calo degli episodi, anche se ogni giorno un Amministratore viene coinvolto da episodi intimidatori, e segnala la Lombardia come regione con il maggior numero di atti intimidatori.” Analizzando i fenomeni intimidatori, il Presidente di Avviso Pubblico, segnala che “c’è una quota consistente di azioni che partono dal contrasto alle scelte pubbliche ma vi è una componente consistenze legata alla criminalità organizzata e all’infiltrazione della criminalità organizzata nella vita pubblica”, pertanto, “affrontare questi temi significa affrontare una grande questione che attiene alla vita democratica e alla partecipazione della vita di questo Paese.” Montà ha concluso osservando che “siamo vicini a una tornata elettorale e si nota che uno dei fattori che allontana le persone dall’occuparsi della cosa pubblica è la paura derivante dai rischi connessi alle possibili minacce”.

Il Viceprefetto di Milano, Andrea Cantadori, ha concluso le introduzioni considerando che “la minaccia colpisce l’amministratore locale, la persona e la famiglia, e direi anche la sovranità popolare, perché minacciare significa distorcere la volontà popolare verso un fine che non è quello dell’interesse pubblico ma è quello malavitoso. L’intimidazione non segue sempre un percorso identico ma può essere subdola, di difficile lettura e interpretazione, è pertanto importante allettarsi subito ai primi segnali. Le Prefetture sono qui per servire gli Amministratori vittima di queste circostanze.” Per Cantadori “questa giornata è anche l’occasione per esprimere solidarietà a coloro che sono coinvolti, una solidarietà non di facciata ma attiva e partecipe, perché un Amministratore, soprattutto se di un piccolo Comune, non deve sentirsi solo e lo Stato e la Magistratura devono far sentire la loro vicinanza.”