iniziative
“Coalizione Arte Cultura Creatività” è l’evento che si è tenuto questa mattina e organizzato da Isola Catania all’interno del progetto Cultural BEES.
Cultural BEES, che ha l'obiettivo di sviluppare un nuovo modello per lo sviluppo delle competenze nei giovani al fine di creare imprese culturali e creative sostenibili, è un progetto finanziato dal programma Europa Creativa, coordinato da Ja Europe, a cui partecipano 11 partner provenienti da Belgio, Bulgaria, Cipro, Italia e Polonia, tra i quali, ANCI Lombardia.
All’iniziativa, tra gli altri, nel panel “L’importanza del Patrimonio Culturale e il ruolo delle istituzioni nella sua promozione” sono intervenuti Paolo Patanè, Direttore del Sito Unesco delle Città Tardo Barocche della Val di Noto e Valentina Ceruti, Coordinatrice della Consulta ANCI Giovani Lombardia.
Per Ceruti “arte, cultura e creatività sono chiamati attivatori di economia ma sono anche dei motori per le nostre comunità”.
Considerando l’attività della Consulta ANCI giovani, Ceruti ha evidenziato che nel confronto tra Amministratori “emerge che siamo parte di territori diversi, con peculiarità diverse che sono da valorizzare. La domanda che però tutti ci poniamo è come valorizzare il nostro patrimonio culturale. Il bisogno di valorizzare nasce dall’esigenza di fare della cultura un patrimonio di tutti, che non è un tema banale ma molto complesso. C’è poi il tema dell’eredità, perché abbiamo il dovere di lasciare il patrimonio che noi stiamo vivendo alle future generazioni. Il contributo degli enti locali su questi temi è importantissimo, pensiamo ai piccoli borghi impegnati nel gestire, tutelare e trasmettere i beni del patrimonio culturale, che devono confrontarsi anche con nuove istanze, come la sostenibilità e l’innovazione, che servono per consolidare questo percorso.”
La Coordinatrice ha quindi fatto riferimento alla sua diretta esperienza, sottolineando che le sue origini nel “territorio bergamasco, protagonista lo scorso anno dell’esperienza di Bergamo – Brescia capitale della cultura italiana, che ha dato visibilità e sviluppo, costruendo un forte senso di comunità e dando orgoglio e coesione. Da questo fatto si capisce come cercare di coinvolgere la comunità nei progetti significa promuovere un approccio alla conservazione del patrimonio che è diffuso e condiviso, un approccio che è necessario nel piccolo centro, che ha poche risorse e necessita dei contributi di tutti, ma anche nelle grandi città, poiché dà senso e valore alle progettazioni”.
Ceruti ha continuato proponendo anche uno scenario operativo, legato “all’esigenza di cooperazione e collaborazione tra i Comuni e gli altri livelli istituzionali, al fine di dare concretezza alla valorizzazione e alla conservazione culturale. Da soli non si va da nessuna parte, pertanto è necessaria la collaborazione, con i partner locali e le istituzioni, al fine di puntare alla migliore fruibilità dei beni. Puntare sulla miglior fruibilità significa anche puntare sulla conservazione, sulla riconversione e sulla restituzione di spazi alla comunità, innestando un meccanismo virtuoso.”
Infine, per dare concretezza alle riflessioni, un accenno a due progetti nei quali è stata coinvolta ANCI Lombardia e che hanno inciso proprio sui temi della valorizzazione e della conservazione: “da un lato la collaborazione con il Comune di Cantù per la realizzazione di un progetto diffuso sul merletto; dall’altro un progetto sulle linee guida del turismo culturale e della sua sostenibilità che ci ha visti collaborare con il Comune di Chiari e diversi partner europei” ha concluso Valentina Ceruti.
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