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AMBIENTE

Contaminazione da gas radon, da Regione campagne informative su ambiente, clima e salute nei Comuni interessati

25 Agosto 2023

Individuati i primi 90 Comuni inseriti nell’elenco delle aree prioritarie

TEMI: AMBIENTE

Il radon è un gas radioattivo naturalmente presente nel suolo e nelle rocce, che tende a penetrare negli edifici; trattandosi di un elemento relativamente pesante, esso tende ad accumularsi nelle parti più basse dei fabbricati, a contatto con il suolo, ma può diffondersi anche in altre zone degli edifici seguendo i flussi di aria; se l’ambiente viene arieggiato, il radon viene disperso.

A causa della radioattività, il radon è classificato come cancerogeno e il D. Lgs. 101/2020, che definisce le norme di sicurezza contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti, prevede un Piano Nazionale di Azione per il Radon che, alla data odierna, non è ancora stato definito.

Nelle more della definizione del Piano Nazionale, sulla base di rilevazioni condotte dall’ARPA, Regione Lombardia ha individuato un primo elenco di 90 Comuni, in cui si stima che più del 15% degli edifici superi la soglia di 300 becquerel (Bq)/m3 fissata dal D. Lgs. 101/2020; questi Comuni sono stati inseriti nell’elenco delle aree prioritarie che potrà essere aggiornato sulla base delle risultanze di ulteriori campagne di rilevamento (elenco in calce alla delibera allegata).

La Giunta Regionale ha disposto che le ATS avviino campagne informative e di sensibilizzazione su ambiente, clima e salute nei Comuni interessati.

Si ricorda che nei Comuni che il Piano Nazionale comprenderà definitivamente nelle aree prioritarie di intervento dovrà essere attuato quanto previsto dal D. Lgs. 101/2020, sia per i luoghi di lavoro (artt. 16-17-18) che per le abitazioni (art. 19). 

Per quel che riguarda i luoghi di lavoro, l’esercente provvede, nei luoghi di lavoro situati in locali semi-sotterranei o situati al piano terra, ad effettuare la misurazione della concentrazione media annua di attività di radon in aria entro 18 mesi dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana dell’elenco dei comuni in area prioritaria.  Le misurazioni devono essere effettuate avvalendosi di servizi di dosimetria riconosciuti ai sensi di legge. Sui Comuni ricade questa incombenza per i propri ambienti di lavoro, ivi comprese le scuole, gli archivi, i depositi, ecc. Si precisa che per i luoghi di lavoro sotterranei le misurazioni e gli adempimenti conseguenti sono obbligatori in tutti i Comuni, anche al di fuori dalle aree prioritarie.

La Regione promuove, nelle aree prioritarie, campagne e azioni per incentivare i proprietari di immobili adibiti ad uso abitativo, aventi locali situati al pianterreno o a un livello semi-sotterraneo o sotterraneo, a effettuare la misura della concentrazione di radon.

Nelle aree definite prioritarie la Regione deve intraprendere programmi di misurazione della concentrazione di radon nell’ambiente chiuso per il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, provvedendo conseguentemente all’adozione di misure correttive. Nel caso in cui le misurazioni all’interno di abitazioni esistenti presentino una concentrazione media annua di attività di radon in aria superiore al livello di riferimento per gli edifici di nuova costruzione (200 Bq/m3), la Regione promuove e monitora l’adozione di misure correttive.

Nelle more dell’entrata in vigore del Piano nazionale d’azione per il radon, si ricorda che in base alla l.r. 33/2009 (art. 66 septiesdecies introdotto dalla l.r. 3/2022) i Comuni hanno l’obbligo di integrare i regolamenti edilizi comunali con norme tecniche specifiche per la protezione dall’esposizione al gas radon in ambienti chiusi, basandosi sulle apposite linee guida approvate con decreto dirigenziale n. 12678 del 21 dicembre 2011 (allegato), che costituiscono un valido strumento operativo per i Comuni, per i progettisti e per i costruttori edili, in quanto forniscono indicazioni e suggerimenti riguardanti la realizzazione di nuovi edifici radon resistenti e le soluzioni tecniche da adottare per ridurre l’esposizione al gas radon nel caso di edifici esistenti, in raccordo con gli interventi finalizzati al risparmio energetico.

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