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Mauro Guerra: "Accompagnare i Comuni a crescere in processi che possono irrobustire gli Enti locali"

7 Novembre 2023

Video dell'evento tenutosi a Varese alla Presenza del Ministro dell'Economia

Si è tenuto a Varese lunedì 6 novembre il convegno “Il ruolo degli enti locali e regionali nel futuro dell’Unione Europea, i modelli organizzativi per la promozione dei territori in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e la conseguente cooperazione transfrontaliera”, al quale ha partecipato il Presidente di ANCI Lombardia, Mauro Guerra, del quale riportiamo l'intervento di seguito.



Nel corso dell'iniziativa hanno preso la parola diversi relatori, tra i quali Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia; Davide Galimberti, Sindaco di Varese; Marco Magrini,  Presidente della Provincia di Varese; Raffaele Cattaneo, Sottosegretario regionale con delega alle Relazioni Internazionali e Norman Gobbi, Consigliere di Stato della Repubblica del Canton Ticino.

L'intervento del Presidente di ANCI Lombardia, Mauro Guerra
"Che i Comuni rappresentino un’istituzione e un elemento di tenuta complessiva del nostro Paese dal punto di vista economico, sociale e della partecipazione democratica è un dato che dobbiamo confermare e acquisire con determinazione.
Siamo passati attraverso due anni di pandemia, in quel passaggio credo si siano riscoperti molti elementi dell’importanza del valore della tenuta delle relazioni di una comunità e quindi del ruolo che i Comuni e le Amministrazioni locali sono chiamati a svolgere e hanno svolto con grande determinazione e passione. Sono stati un elemento di tenuta forte in una fase difficile nella quale bisognava essere molto presenti e bisognava avere capacità di dare risposte costanti e quotidiane sul territorio, e i Comuni sono stati un punto di riferimento dentro a questa cosa.
Sul fronte del PNRR i Comuni hanno fatto pienamente la loro parte.
Le opere del PNRR in capo ai Comuni rappresentano il 20% circa complessivo delle opere del Piano e i i 40 miliardi che hanno a disposizione i Comuni sono stati quasi tutti impegnati.
Gli altri fondi sono in capo ad altri enti.

Quindi i Comuni dentro la pandemia e il PNRR, e quali primo riferimento delle comunità da rinvigorire, devono ripensare sé stessi.
I Comuni sono cose molto diverse: non esiste il Comune ma esistono i Comuni.
Pensiamo alla Lombardia: 1500 Comuni che vanno dalla Città Metropolitana a Morterone. Stiamo parlando di oggetti estremamente diversi, che sono teoricamente chiamati a fare le stesse cose, a garantire gli stessi servizi e a esercitare le stesse funzioni, e dobbiamo capire come li mettiamo nelle condizioni, anche attraverso forme di gestione associata e di fusioni, di essere adeguati a svolgere i compiti che la Repubblica gli assegna, intanto per dare risposte adeguate ai cittadini delle loro comunità e, inoltre, per riuscire a organizzare attivamente il futuro di queste comunità.
Un Comune di 40 o 100 abitanti ha pochi strumenti per poter intervenire su tutto, pertanto si deve capire come lavora con gli altri Comuni. C’è bisogno di mettere in campo processi di associazionismo e di fusione, perché c’è un tema che i Comuni devono affrontare: la riorganizzazione e il riordino territoriale e istituzionale.

Abbiamo bisogno di competenze, abbiamo bisogno di capacità di governo, abbiamo bisogno di adeguatezza nella erogazione dei servizi, abbiamo bisogno di un sistema dei Comuni che, all’interno di un ruolo rinnovato e ritrovato delle Province e all’interno di un rapporto serio con la Regione, riesca a costruire nei territori capacità di programmazione e di costruzione di servizi a rete che sono fondamentali nel passaggio che abbiamo davanti.
La grande pluralità di Comuni sul territorio che abbiamo è un elemento importante di presenza delle istituzioni, di partecipazione democratica, di identità e di tanti altri elementi preziosi che sono patrimonio da conservare.
Detto questo un Comune deve garantire servizi, che vogliono dire diritti per le proprie comunità, un Comune deve essere in grado di programmare, progettare e compartecipare alla programmazione e alla programmazione del futuro del proprio territorio e della propria comunità, e per fare questo deve essere in grado di dare risposte adeguate.
L’adeguatezza non è solo quanto è efficiente la spesa ma è anche quanto si garantiscono diritti e risposte ai bisogni delle comunità e sono le comunità stesse che devono definire qual è il livello dell’adeguatezza, sono le amministrazioni locali, accompagnate in un rapporto con le province e la Regione.

Si tratta di accompagnare un processo che spinge i Comuni a crescere, in processi che, mantenendo le identità locali, possono irrobustire gli Enti locali."

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