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Bianco: “Comuni protagonisti della diplomazia dal basso per promuovere valori universali”

21 Dicembre 2022

Il presidente del Consiglio nazionale alla sessione inaugurale della XV Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia

“Promuovere valori universali partendo dalle comunità locali: questo il principale compito della diplomazia delle città, chiamate oggi come ieri, ad interpretare un ruolo che va ben oltre i confini del singolo Comune. Come diceva La Pira “Un Sindaco deve preoccuparsi di cambiare le lampadine e di favorire la pace nel mondo” volendo con questa semplice frase sintetizzare il ruolo crescente dei Sindaci nella difesa della democrazia e della pace”. Lo ha affermato Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale Anci in occasione della sessione inaugurale della XV Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia che si svolge alla Farnesina.
“L’abbiamo potuto constatare a seguito della crisi afghana nel 2021 e nel 2022 con la tragica aggressione militare e la guerra in Ucraina: i Sindaci e le città – ha aggiunto – sono in prima linea nell’accoglienza e nell’aiuto, ispirano la loro azione alla solidarietà e al rispetto dei diritti umani e sono vere e proprie ‘palestre di democrazia’ e baluardi da opporre ai rigurgiti autoritari in essere”.
Il presidente del Cn ha ricordato che anche “nella stessa crisi libica, dopo la caduta del regime nel 2011, abbiamo inteso con forza perseguire il confronto con le città libiche, le uniche in quello scenario che hanno eletto con principi di democraticità i consigli municipali direttamente dai cittadini. Analogamente, sostenere le esperienze dei giovani e delle giovani sindache nel nord est della Siria ha significato mantenere questo filo di speranza e rafforzare il dialogo, la cooperazione e la pace”.
Di fronte al passaggio da una emergenza umanitaria all’altra, Bianco ha auspicato di “far fronte comune per garantire assistenza e accoglienza per i profughi che scappano dalla instabilità politico militare e dagli orrori della guerra. ANCI – ha evidenziato – si è resa immediatamente disponibile per valutare ed individuare il miglior supporto possibile da fornire al Governo in tale contesto, interpretando il consueto spirito di collaborazione e disponibilità dei Comuni italiani.
Poi un cenno al ruolo che Anci ricopre all’interno del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo. “Siamo convinti che la cooperazione tra territori, per la sua capacità di unire relazioni ed esperienze, valorizzare contesti locali e condividere visioni di sviluppo, possa contribuire al consolidamento delle relazioni tra le comunità valorizzando la tradizionale esperienza della società civile italiana nell’impegno umanitario”.
A parere del presidente del Cn Anci “il partenariato territoriale, quindi, è l’humus che permette agli interventi congiunti di cooperazione di fiorire e produrre sviluppo sostenibile e questa è stata la direttrice seguita da ANCI nella sua attività internazionale volta ad aprire nuovi canali di comunicazione tra le istituzioni e le società civili di Paesi diversi”.
Infine, un passaggio sulla guerra in Ucraina. “Anche in risposta a questa guerra di aggressione, i Comuni hanno dimostrato di poter rappresentare una democrazia dal basso, anticorpi da opporre a questa nuova ondata di potere spesso antidemocratico, che mette in crisi i principi e i valori dello stato di diritto e dello stesso diritto internazionale”, ha concluso Bianco.

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