L’ampliamento delle risorse disponibili sul finanziamento per la realizzazione e/o il potenziamento di impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata previste dal Pnrr. Tutto questo perché a causa dell’esaurimento del plafond di risorse, solo un esiguo numero di progetti presentati dai Comuni, pur avendo superato la fase di valutazione, troverà la copertura economica, a fronte di un cospicuo numero di progetti ritenuti idonei al finanziamento. Lo chiede il presidente dell’Anci Antonio Decaro in una lettera inviata ai ministri dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto.

Decaro ricorda che la misura sostenuta dal Pnrr, con una dotazione finanziaria pari a 450milioni di euro, riveste una funzione strategica e fondamentale per colmare quel gap strutturale di impiantistica dei rifiuti esistente nelle diverse aree del Paese, soprattutto al centro-sud, che ostacola lo sviluppo del settore e il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dalle direttive UE in materia di economia circolare. “La recente pubblicazione degli esiti della valutazione delle richieste di finanziamento di impianti da parte dei Comuni – continua la missiva – mette in evidenza che sono soltanto 28 i progetti finanziati a fronte dei 474 ritenuti comunque idonei e ammissibili al finanziamento dalla competente commissione di valutazione.
La recente pubblicazione della graduatoria dei progetti ha messo in risalto come, a fronte di un cospicuo numero di progetti che hanno superato positivamente la fase di valutazione, solo un esiguo numero di essi troverà la copertura economica a causa dell’esaurimento del plafond di risorse.
In particolare, fra gli altri, segnalo che risultano non finanziabili i progetti strategici presentati da Comuni capoluogo sede di Città Metropolitana, anche del centro-sud, dove l’impiantistica per il recupero e il riciclo dei rifiuti urbani, sconta ritardi strutturali non più sostenibili e adeguati.
Da qui la richiesta del presidente Anci di “individuare modalità di ampliamento delle risorse disponibili su tali misure o creare altra linea di finanziamento specifico per queste aree del Paese dove il problema è maggiore ed evidente”.