“Quella che stiamo attraversando è una fase storica di passaggio tra quello che è stato fatto in questi anni segnati dalla pandemia e quello che invece ci aspetta nei prossimi. Dobbiamo metterci a disposizione del nuovo disegno per la sanità territoriale, che rappresenta una grandiosa opportunità per il rilancio del nostro Paese garantita dal PNRR, attraverso tavoli di confronto per esaltare le buone pratiche esistenti da mettere a sistema per garantire l’esigibilità piena del diritto alla salute per tutti”. Lo ha detto Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci, intervenendo al convegno di presentazione dell’Osservatorio delle Buone Pratiche di Integrazione Socio-Sanitaria (OISS), frutto della collaborazione tra AGENAS, PONGOV ICT e Cronicità e Federsanità – Confederazione Federsanità Anci regionali.
Bianco, nel ringraziare la sanità pubblica per come ha affrontato l’emergenza dall’ultimo operatore al manager del più grande ospedale, ha parlato di una “nuova costruttiva opportunità di confronto per ANCI che fa seguito all’importante appuntamento della 39° Assemblea annuale svoltasi, a Bergamo, lo scorso 23 novembre che ha dedicato ampio spazio a queste tematiche.
Per il presidente del Cn Anci, affrontare la sfida dei prossimi anni richiede un cambio di marcia a partire dal contesto europeo, dove su alcune tematiche come quella sanitaria il livello di competenza sovranazionale appare del tutto inadeguato”, ha osservato.
Ma bisogna soprattutto sperimentare a livello nazionale “nuovi modelli di partenariato pubblico-privato e di partenariato sociale, modelli di sussidiarietà orizzontale in grado di integrare il sistema esistente. In alcuni luoghi del nostro territorio la sinergia tra governance sanità e amministratori locali funziona, in altri ha funzionato di meno”. In ogni caso “oggi più di ieri è chiaro a tutti – ha spiegato Bianco – che la salute è una, è globale, è indivisibile, ci riguarda tutti. L’esperienza del coronavirus che ancora stiamo vivendo nei nostri territori ha rappresentato un acceleratore nella consapevolezza del ruolo che i sindaci possono svolgere per costruire e promuovere la salute pubblica nelle città”.
Da questo bisogna quindi ripartire, sfruttando anche l’opportunità offerta dall’avvio di una nuova legislatura che apre scenari importanti per “favorire processi migliorativi a favore dei servizi ai cittadini, sull’investimento per migliorare gli stili di vita e il livello di prevenzione”, ha concluso Bianco.