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Appalti

Linee guida ANAC per qualificazione di SA e CUC, decorrenza rinviata ad attuazione Codice appalti

7 Ottobre 2022

Documentazione disponibile online

TEMI: APPALTI

Con la delibera n. 441 del 28 settembre 2022 l’ANAC ha approvato le Linee Guida che individuano i requisiti che saranno necessari per la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza. Il nuovo sistema, infatti diventerà operativo solo all’entrata in vigore della riforma del codice appalti e quindi una volta emanato il decreto legislativo attuativo della legge 78/2022, alla data che sarà indicata in tale provvedimento.
In merito a ciò si rappresenta che l’ANCI ha espresso da subito rilievi sul provvedimento, ritenendo necessario prevedere “un sistema di qualificazione che possa rappresentare un beneficio e non un aggravio”, nonché tenga conto in concreto “della tipologia dell’intervento, dell’importo dello stesso e delle caratteristiche della stazione appaltante”. Pertanto, in sede di Conferenza Unificata, il 28 settembre u.s., l’Associazione ha presentato un documento in merito ed ha sospeso il parere in attesa che venga convocato un tavolo tecnico che esamini, appunto, le richieste dei Comuni e delle Regioni. Infatti, così come i Sindaci in rappresentanza dei Comuni, anche i Governatori, in tale sede, hanno subordinato l’intesa all’attivazione del succitato tavolo tecnico per modificare il provvedimento affinché possa rappresentare un beneficio e non un aggravio procedurale.
Nel merito segue comunque una sintesi delle Linee Guida.

Requisiti obbligatori
Nella succitata delibera, l’Autorità individua quali requisiti che potranno divenire obbligatori per poter essere ammessi alla procedura di qualificazione per la progettazione e l’affidamento di lavori, servizi e forniture: i) l’iscrizione all’anagrafe unica delle stazioni appaltanti (Ausa); ii) una struttura organizzativa stabile; iii) la disponibilità di piattaforme telematiche nella gestione delle procedure di gara.
Livelli di qualificazione e sconti per i primi due anni
Sono previsti, a regime, tre livelli di qualificazione basati su determinati punteggi che andranno: 30 punti a regime per qualificarsi per i lavori inferiori a 1 milione di euro (livello L3), 40 punti per importi superiori a 1 milione di euro e inferiori alla soglia di rilevanza comunitaria (livello L2), 50 punti per importi pari o superiori alle soglie di rilevanza comunitaria (livello L1).
Per i primi due anni, invece: la qualificazione potrà essere ottenuta anche con un punteggio inferiore di 10 punti per il livello 3 e di 5 punti per gli altri due livelli; per il secondo anno inferiore di 5 punti per il livello 3 e di 2 punti per gli altri due livelli.

Punteggi
A seconda del possesso di determinati requisiti (oltre a quelli obbligatori) i punteggi sono così previsti: 20 punti per la presenza nella struttura organizzativa di dipendenti con competenze specifiche; 20 punti se possiede un sistema di aggiornamento e formazione del personale; 40 punti per il numero di gare svolte nel quinquennio precedente la domanda di qualificazione; 10 punti per l’uso delle piattaforme telematiche.
Si otterranno punti anche per l’assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici che alimentano la Banca dati Anac e degli obblighi sul monitoraggio dello stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell’uso dei finanziamenti previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti.

Verifiche
Una volta entrate in vigore, a seguito dell’emanazione del decreto legislativo attuativo della legge 78/2022, Anac effettuerà a campione verifiche sulle informazioni dichiarate dalle stazioni appaltanti e dalle centrali di committenza per controllarne la veridicità e confermare il livello di qualificazione. Se dagli accertamenti condotti risulterà una diminuzione del punteggio ottenuto (che porterebbe la stazione appaltante o la centrale di committenza ad un livello inferiore), la stessa SA manterrà il livello di qualificazione per un anno se il nuovo punteggio post controllo sarà pari o superiore a quello necessario per la qualificazione di livello, ridotto del 5%. Il punteggio di qualificazione verrà aggiornato annualmente.
Sono qualificati di diritto il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, compresi i Provveditorati interregionali per le opere pubbliche, Consip, Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Difesa servizi, Sport e salute Spa. Qualificate con riserva invece le stazioni uniche appaltanti delle città metropolitane e delle province.

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