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Mobilità sostenibile, Redaelli "i Comuni facciano pienamente parte della partita"

28 Giugno 2021

Primo bilancio sull'attività di E-vai public, il progetto di car sharing elettrico attivo in molti Comuni lombardi

Un convegno sui nuovi modelli di mobilità sostenibile è stato ospitato questa mattina nella sede di Anci Lombardia, l'evento ha permesso di tracciare un primo bilancio sull'attività di E-vai public, il progetto di car sharing elettrico attivo in molti Comuni lombardi.
Ad aprire i lavori Rinaldo Mario Redaelli, Segretario generale di Anci Lombardia, che ha sottolineato come parlare di mobilità sia importante nel momento in cui si è impegnati nel definire lo sviluppo dei territori post pandemia. A tal proposito per Redaelli la "ripartenza per i Comuni è importante e non dobbiamo bruciarla, dobbiamo agire con la certezza che tutte le procedure proseguano in modo corretto". Considerando il tema della mobilità sostenibile, il Segretario di Anci Lombardia è impegnata in "un progetto Interreg su questo tema con la Svizzera, pertanto faremo di tutto per promuoverlo, speriamo che i Comuni facciano pienamente parte della partita."

Presente in sala Claudia Maria Terzi, assessore regionale ai Trasporti, che ha ribadito come "Regione Lombardia si interessa di mobilità sostenibile e condivisa innanzitutto perché ne ha bisogno, viste anche le caratteristiche geofisiche del territorio, che influenzano le nostra situazione climatica e ambientale." Per questo "regione Lombardia si è detta disponibile a sostenere il progetto E-vai public, non solo per dovere istituzionale ma anche perché ci crede." Oggi E-vai public coinvolge "84 Comuni, 3 aeroporti, 239 mezzi nel parco auto, ed è servito a ridurre 900 mila chili di emissioni di Co2 in atmosfera". Terzi ha inoltre considerato come il progetto sia "molto intelligente nel suo essere, perchè si basa sulla possibilità per le Amministrazioni di avere a disposizione auto elettriche senza dover sostenere costi acquisto e gestione."

Giovanni Martino, per Fnm, si è focalizzato sull'aspetto inclusivo di E-vai public, che consente "di portare il servizio di modalità condivisa a tutti i cittadini possibili. E' un grandissimo progetto di inclusione attraverso la mobilità. Qualunque azione dell'uomo che abbia un senso economico porta con sè una componente legata allo spostamento. E la nostra idea è quella di partire dai Comuni per portare l'auto condivisa soprattutto a quei cittadini che spesso si sentono di serie b".

A dar voce ai territori coinvolti nel progetto è intervenuto Marco Segala, sindaco di San Giuliano Milanese, evidenziando come nello sviluppo del servizio "Siamo stati perno della cittadinanza per far capire il valore della sostenibilità ambientale. Abbiamo messo mano, in parte, ai problemi legati alla rete del trasporto pubblico locale. Una rete, E-vai public, che ci ha consentito di collegare la città. Abbiamo investito 17mila euro all'anno per due auto, ossia 35mila euro su due esercizi finanziari, e la risposta dei cittadini è stata finora buona.

 

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