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GIOVANI

Generazione Lombardia, Regione incontra i Comuni lombardi per ascoltare le proposte dei territori

22 Giugno 2021

Obiettivo la stesura della proposta di legge regionale per e con i giovani

TEMI: GIOVANI

Si è tenuto oggi presso la Sala Biagi di Regione Lombardia l’evento “Generazione Lombardia – La Regione per i giovani”, un momento di confronto tra i diversi attori coinvolti nella definizione delle politiche per i giovani. In questa occasione l’Assessore regionale allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione Stefano Bolognini ha incontrato i rappresentanti dei Comuni lombardi per ascoltare le proposte dei territori per la stesura della proposta di legge regionale per i giovani, con i giovani.

Ha aperto i lavori Francesco Foti, della Direzione regionale Struttura Politiche giovanili e programmazione europea che ha ringraziato tutti presenti, Anci Lombardia, il Vice presidente Vicario Giacomo Ghilardi, la Coordinatrice del Dipartimento per le Politiche giovanili Gianpiera Vismara, la Presidente della Consulta giovani amministratori di Anci Lombardia Valentina Ceruti e la Presidente della rete Informagiovani della Lombardia Carmen Russo, per il prezioso contributo al percorso di definizione di una legge sulle politiche giovanili per lo sviluppo di strumenti di ascolto, consultazione e rafforzamento delle relazioni con gli stakeholder di riferimento e per la strutturazione di un modello di governance territoriale integrato.

In apertura dei lavori ha portato i saluti istituzionali l’Assessore Stefano Bolognini che ha ricordato che Regione Lombardia insieme ad Anci Lombardia e ai Comuni sta lavorando a una legge quadro “per i giovani e con i giovani”, ad oggi assente in Lombardia. “Una legge – ha spiegato Bolognini - che raccordi le politiche giovanili nella nostra regione perché gli interventi verso i giovani siano più efficaci e facciano sentire protagonisti gli oltre 2 milioni di i giovani lombardi che si esprimono in tantissimi modi. Il nostro lavoro, anche attraverso Anci, è capire cosa possiamo costruire con i giovani e per i giovani”. L’Assessore ha ricordato, nell’attuale fase di ascolto, l’apertura di un canale Instagram ufficiale di Regione Lombardia dedicato ai giovani e l’avvio di un tour in tutte le province della Lombardia “non solo nei territori nei quali è già attiva una progettualità, per esempio con La Lombardia dei giovani 2020, ma stiamo portando avanti un lavoro con i territori e i diversi soggetti coinvolti, come le tante associazioni che hanno attività in Lombardia e che Regione ha chiesto di incontrare per presentare gli interventi messi in campo e raccogliere i bisogni e la voglia di partecipare dei giovani. Il tema del lavoro – ha raccontato l’Assessore – sta emergendo in tutti gli incontri così come quello degli Informagiovani. Permettere ai giovani di valorizzare il loro percorsi di studi e la loro autonomia lo abbiamo fatto con i bandi, ora proviamo a farlo con una legge. È un lavoro molto impegnativo, abbiamo una grande occasione che può avere grandi ricadute, ma è importante partire dal basso e raccogliere stimoli”.

Ha portato un saluto da parte del Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra, il Vice presidente Giacomo Ghilardi che è intervenuto nel merito della legge in costruzione: “Scrivere insieme un testo che regolerà le politiche per i giovani è davvero molto importante, ma è necessario porsi in modo dialettico, mettendo tutto a sistema e facendo sintesi, sintonizzandosi sul presente e monitorando tutti i dati al fine di aggiornare le politiche dei giovani. In questo senso la legge sarà uno strumento davvero molto importante. Per Anci è ancora più importante perché significa relazionarsi con i comuni che conoscono le esigenze e sanno trovare le risposte a sostegno dei giovani. Anci ha voluto raccogliere questa proposta perché i comuni ogni giorno si confrontano con i giovani specie di fronte alle difficolta della pandemia e i problemi dalla chiusura di molte aziende o le difficoltà legate ai percorsi scolastici, per questo riteniamo fondamentale l’orientamento. Siamo pronti a supportare i giovani per reagire di fronte alle difficoltà per portare avanti un progetto di vita, un lavoro, la famiglia, per questo abbiamo accolto la proposta di Regione di allineare le politiche a loro dedicate, fondamentale per dare le stesse opportunità a tutti i giovani. Stiamo incontrando gli stakeholder istituzionali in un fase di ascolto con una grande volontà di proseguire. L’occasione odierna con la partecipazione di tanti sindaci e rappresentanti di Anci Lombardia è il frutto del confronto dei mesi scorsi.
Tra le nostre finalità – ha aggiunto Ghilardi - c’è la valorizzazione degli sportelli Informagiovani al fine di trasportare la loro esperienza nella legge. C’è il tema del lavoro, della dispersione scolastica, della digitalizzazione, lo spopolamento delle aree montane. Tutti temi che è un bene possano rientrare in questo tipo di politiche, come pure l’ambiente, lo sport, e sarà importante non sovrapporci ma renderli complementari e compatibili per realizzare politiche importanti per il futuro.La sinergia con Regione sul tema dei giovani ha raggiunto i massimi livelli e per questo ringrazio l’Assessore Bolognini per la progettualità messa in campo sui territori, grazie alla quale si è costituita una Piattaforma Regionale per l’orientamento. In questo contesto sarà importante relazionarsi con personale esperto, un obiettivo che come Anci ci prefissiamo con l’offerta di servizi che possono essere utilizzati in rete.
Siamo in fase cruciale – ha concluso Ghilardi - e l’organizzazione delle politiche giovanili attraverso i piani di zona e risorse dedicate credo sia una innovazione importante che ci accompagnerà lungo il percorso di superamento della frammentarietà degli interventi”. 

“Rappresento una Consulta che sta lavorando sulle necessità dei più giovani” ha spiegato la Presidente della Consulta giovani amministratori di Anci Lombardia Valentina Ceruti. “Nel 2019 – ha spiegato ripercorrendo le tappe della legge regionale per i giovani - siamo stati ascoltati dalla VII commissione per mettere le basi e abbiamo continuato a confrontarci sui territori. Abbiamo raccolto gli spunti in un documento complesso ma che riguarda in sintesi giovani e lavoro, giovani e autonomia, giovani e partecipazione”.
Sul tema dei giovani e lavoro la proposta della Consulta riguarda l’orientamento. “Ai giovani viene richiesta una maggiore flessibilità che spesso ha portato tanti giovani all’estero; nasce da qui la necessità di valorizzare le soft skllis ampliando il campo d’azione dei progetti. Si potrebbero selezionale le best practice e metterle a sistema insieme a un percorso di orientamento nel passaggio scuola lavoro per abbassare i tempi di accesso al lavoro. Senza dimenticare l’imprenditoria giovanile che necessità tanto supporto anche economico. Per questo proponiamo interventi a sostegno della ricerca non sporadici. Sul tema dell’autonomia, come amministratori stiamo ragionando sulla capacità di tenere i nostri giovani nelle aree anche più periferiche; la proposta è quella di favorire politiche di accesso alla prima casa e politiche di sostegno alla neogenitorialità. Per quanto riguarda la partecipazione, anche a fronte della disaffezione alla politica intesa come cura del bene comune, sarebbe necessario un maggiore sostegno agli spazi di partecipazione, per questo la nostra proposta è un ufficio dedicato presso i Comuni che si interfacci con il mondo e le realtà dell’associazionismo”.

“La legge per i giovani è un’occasione importante che non vogliamo mancare” ha spiegato la Presidente della Consulta Informagiovani della Lombardia Carmen Russo. “Oggi abbiamo gli Informagionai che hanno trovato nella competenza e nella volontà di dare risposte concrete ai giovani il loro punto di forza. La consulta Informagiovani ha 10 anni di esperienza, 13 sedi, 160 sportelli con una distribuzione disomogenea a livello territoriale, il nostro obiettivo è coprire tutto il territorio con servizi dinamici”. Per Carmen Russo investire sui giovani significa investire sul futuro del paese e della società, specie un momento di grande fragilità per i giovani e per vincere questa sfida è necessario ragionare su un cambio di paradigma attraverso una serie di azioni: considerare i giovani come partner, protagonisti consapevoli e attivi; attenzione e competenza nella risposta ai bisogni; un osservatorio sulle politiche per i giovani; investimenti sui servizi con la competenza degli operatori; accesso alle opportunità; integrazione e inclusività lavorando a una visione comune riallineando le politiche attraverso sistema integrato; superamento della frammentarietà con la collaborazione di assessorati a tutti i livelli. “Immaginiamo – ha sottolineato la Presidente Russo - una legge che possa diventare punto di riferimento e strumento dinamico in grado di dare risposte e di costruire il futuro, ma in grado di vivere anche l’oggi. Ci aspettiamo – ha concluso - che la legge pretenda competenza e risultati”.

È intervenuta anche Loredana Poli, Presidente del Dipartimento per le politiche giovanili di Anci Lombardia e Assessore all’istruzione, università, formazione, sport e tempo libero, politiche per i giovani, edilizia scolastica e sportiva del Comune di Bergamo.
Oltre ai ringraziamenti per l’alto livello di condivisione sul tema oggetto dell’incontro, la Presidente Poli ha posto l’attenzione sui percorsi di autonomia dei giovani. “Lavoro e politiche abitative, su questi temi è importante ragionare attraverso i dati a disposizione per una consapevolezza della situazione di partenza e sui risultati da raggiungere. In particolare sul tema della casa – ha detto - spero si riesca ad approfondire un ragionamento che vada oltre la residenza universitaria ma guardi a un vero processo di autonomia”. Anche sul tema della dispersione scolastica e dei neets ha posto l’attenzione sulla necessità di condivisione di dati anche recenti con azioni tempestive e incisive.Altro tema su cui si è focalizzato l’intervento della Poli è quello del disagio psichico di molti giovani su cui è necessario un intervento congiunto di diversi attori: comuni, regione, stato. A fronte poi della prospettiva di un inquadramento demografico che registra un sensibile calo della popolazione residente a livello nazionale di circa 5 milioni di unità, con una riduzione del numero di giovani che varia tra i 3 e i 9 milioni “le politiche a loro dedicate acquisiscono un ruolo assolutamente centrale” ha specificato. “Far planare su carta le proposte che si stanno raccogliendo è fondamentale e significativa è la scelta di far convergere negli ambiti territoriali le politiche per i giovani senza essere inglobate nelle politiche sociali”. 

Per il consigliere delegato alle politiche giovanili di Città Metropolitana di Milano Giorgio Mantoan, siamo in un momento di transizione e per questo è necessario porre la massima attenzione sulle politiche per i giovani. In questo senso la legge aiuterà a mettere dei punti fermi su una governance che dia continuità alle politiche nel tempo “condivido – ha detto -  la scelta di lavorare a livello di ambito, ma è necessario che gli ambiti siano stimolati al confronto al loro interno e tra gli ambiti stessi”. Ha inoltre dato la disponibilità della Città Metropolitana di lavorare in questo senso anche attraverso una collaborazione in una dimensione più ampia. “Bisogna cambiare paradigma – ha concluso Mantoan - attraverso un lavoro dal basso per e con i giovani grazie a strumenti che aiutino gli enti locali a coinvolgerli. Si pone anche il tema dello spazio a disposizione, penso alle biblioteche o agli spazi dati in gestione, un tema questo assolutamente da segnalare specie in questo momento in cui è necessario anche riavviare la socialità”.

Ha preso infine la parola Gabriele Cortesi, vicesindaco del comune di Seriate che ha dato merito all’iniziativa dell’Assessore Bolognini sulla legge per i giovani e ha sottolineato l’importanza di far convergere le politiche per i giovani negli ambiti territoriali ampliando il bacino di utenza anche delle progettualità avviate”.

 

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