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COVID-19

Patto dello Sviluppo Regione Lombardia, Guerra: Per ripartire fondamentale la collaborazione interistituzionale

14 Maggio 2020

Chiesta a Regione rinegoziazione prestiti e finanziamenti di competenza Finlombarda

“Si può uscire nel modo migliore da questa situazione, solo se si costruisce una modalità di lavoro e di collaborazione con i diversi livelli istituzionali che cooperano nella costruzione di politiche sui territori, superando ogni competizione istituzionale e senza scarichi reciproci di responsabilità”.

Sono queste le prime dichiarazione del presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra, in apertura del suo intervento questa mattina alla riunione in videoconferenza del Patto dello Sviluppo di Regione Lombardia, in vista della possibile apertura di altre attività la prossima settimana sul territorio regionale. Di seguito l’intervento completo del Presidente Guerra.

“I comuni non possono fare debito per coprire interventi di parte corrente, ma insieme con Regione e  nel rapporto con lo Stato, possiamo provare a lavorare su alcune questioni come quella relativa a tributi e tariffe, e provare a costruire risposte condivise nel senso di riduzioni a sostegno delle attività, come ad esempio sulla Tosap/Cosap su cui ci sono risorse nel decreto legge approvato ieri. Allo stesso modo si può attivare un lavoro congiunto anche sulla TARI e sul Trasporto Pubblico Locale.

Credo che lavorare insieme tra Anci, Regione, Comuni, Unione delle Province, con il sostegno delle categorie e Associazioni e organizzazioni sociali ed economiche della Lombardia, possa e debba avere un peso nel passaggio parlamentare che il decreto rilancio. Come credo che il nostro lavoro possa avere un significato importante, riguardo al decreto in elaborazione sulla semplificazione, se avanziamo proposte unitarie.

Sugli investimenti, stiamo già lavorando perché le prime risorse messe in campo da Regione vengano utilizzate nel migliore modo possibile, ma credo sarebbe utile aprire un ragionamento sull’utilizzo dei tre miliardi previsti per il prossimo anno, sulla base di alcune linee di indirizzo che la Regione potrebbe formulare.

Come Anci, inoltre, conquistata la rinegoziazione dei mutui di CDP, estesa poi anche alle altre banche con un accordo a livello nazionale, abbiamo chiesto a Regione Lombardia di verificare se si possa realizzare una inizitiva analoga con Finlombarda e con tutti i finanziamenti regionali. E quindi sospendere per quest’anno il versamento delle rate di rimborso dovute dai Comuni. Questo offrirebbe ai comuni la disponibilità di risorse da utilizzare anche per contribuire compensare riduzioni e sgravi su Tari, e Tosap/Cosap.

A tutto questo si deve accompagnare un efficiente e capace pronto intervento e un sistema di tracciamento e di sorveglianza sanitaria territoriale. A questo scopo e’ assolutamente necessario rendere conosciuto e ben visibile da parte dei Comuni le modalità e il funzionamento del meccanismo di sorveglianza relativamente alla diffusione del covid-19,  perché sia chiaro a tutti chi fa che cosa e a chi rivolgersi. È necessario quindi che dentro il modello di sorveglianza, anche la partita dei test dei e tamponi sia governata in maniera chiara. I test sierologici, pur con i noti limiti, non hanno valore diagnostico ma hanno una valenza di indagine epidemiologica, perché non costruire campioni statisticamente rilevanti provando a garantire tutto il percorso?

Anche su DPI, è necessario fare un ragionamento insieme. Superata, almeno in parte, l’emergenza sulle mascherine, ora bisogna affrontare il problema del reperimento di guanti e termoscanner.

Ultima questione, a fronte della ripresa di molti lavoratori, quella relativa ai centri estivi e spazi di socialità per i bambini a sostegno delle famiglie. Stiamo lavorando a livello nazionale su linee guida, e a livello regionale su quali possono essere i percorsi e gli interventi da attivare. Anche su questo tema ci sono delle risorse messe a disposizione sia dallo Stato, anche con il decreto rilancio che  da Regione Lombardia. Proviamo assieme, terzo settore, enti, organizzazioni sindacali, Regione e Comuni, a immaginare come utilizzare al meglio queste risorse, e proviamo ad aprire una stagione utile in se ma anche come sperimentazione in vista del nuovo anno scolastico”.
    

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