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GIOVANI

Verso la nuova legge regionale “per” e “con” i giovani

24 Novembre 2020

Ascoltare i giovani, premessa per costruire il futuro

TEMI: GIOVANI

Un partecipatissimo convegno in videoconferenza ha consentito agli oltre 250 presenti di dire la loro sulla nuova legge regionale per e con i giovani, che la Regione intende redigere insieme ai giovani lombardi.
Studenti, insegnanti, amministratori locali e operatori dei servizi per i giovani sono intervenuti all’iniziativa, organizzata da ANCI Lombardia, che ha dato ufficialmente il via alle consultazioni in merito alla Risoluzione approvata in Consiglio Regionale lo scorso 17 novembre e che inizierà a breve il suo iter legislativo.
 
ANCI Lombardia, in collaborazione con l’Assessorato Sport e giovani della Regione Lombardia, sta gestendo con numerosi Comuni il progetto “La Lombardia è dei giovani 2019”, avviato l’anno scorso e in corso di realizzazione con i territori, comprese scuole e associazioni.
 
Il progetto prevedeva l’attivazione di percorsi di cittadinanza attiva, di valorizzazione del patrimonio locale e di educazione finanziaria, che stanno coinvolgendo tantissimi giovani.
Lo scorso 21 ottobre i giovani che hanno partecipato ai percorsi hanno illustrato la loro esperienza, presentando una serie di elaborati (video, slide, locandine, ecc.), che sono stati pubblicati sul sito www.anci.lombardia.it nel banner “La Lombardia è dei giovani 2019”. In quella occasione i giovani intervenuti hanno cominciato a presentare anche proposte, suggerimenti, consigli che vorrebbero fossero inseriti nella prossima legge regionale.
 
Nel convegno del 23 novembre si è entrati nel merito dei contenuti della legge, anche per quanto riguarda gli interventi, gli strumenti e i possibili finanziamenti che la Regione dovrebbe valutare per la messa a sistema di quanto i giovani chiedono.
Oltre ad esprimere il desiderio di una scuola “diversa” e più adeguata ai tempi e alle loro esigenze (fatto che conferma quanto la scuola sia un riferimento fondamentale per i ragazzi, sul quale va aperto un confronto più approfondito), si è parlato di come valorizzare i giovani talenti, evitando che vadano all’estero, privandoci delle migliori risorse e competenze acquisite in Italia. 
Proposte di borse di studio, bonus o altri strumenti dovranno essere attentamente valutati e garantiti da Regione, insieme alla necessità di adottare misure di educazione finanziaria, per un uso consapevole e responsabile del denaro. Troppi giovani stanno soffrendo perché “incastrati” da meccanismi pubblicitari che allettano e poi rovinano. 
In proposito sono interessanti i richiami a conoscere alcuni dettagli che riguardano la vita quotidiana ma che non si affrontano quasi mai, se non a scadenze fisse (dichiarazione dei redditi, cos’è l’IRPEF, cos’è l’IBAN, ecc.).
 
La questione dei programmi scolastici è stata al centro di una partecipata discussione tra gli intervenuti: si comprende la necessità di rispettare i vincoli imposti dal Ministero dell’Istruzione, con il conseguente obbligo di concludere i programmi, ma i giovani vorrebbero che a scuola si potesse parlare anche d’altro, di gestione della cosa pubblica, di politica (non di “partiti”), di ambiente, di trasporti, di Costituzione, di educazione alla convivenza e alla non discriminazione, come se la scuola dovesse consentire di fare “esperienza” della vita e non solo trasmettere contenuti teorici e di “istruzione”.
Questi aspetti, più legati all’educazione del futuro cittadino, sono molto importanti per i giovani ed è necessario approfondirli. Ma gli interventi di alcuni adulti hanno permesso di cogliere anche altre angolature, perché la scuola non può essere esaustiva. Esistono anche altre agenzie educative (la famiglia, le associazioni, l’oratorio, ecc.) con cui rapportarsi e vivere questa dimensione esperienziale, perché sono luoghi di accompagnamento alla crescita e offrono contributi importanti e occasioni di vita di relazione.
 
Il volontariato è un altro settore che richiama fortemente l’interesse dei giovani: partecipare alla vita della comunità è qualcosa che viene sentita come un valore e giustamente è stato ricordato il contributo dato dai giovani ai Comuni durante la scorsa primavera, quando a causa della pandemia (con la conseguente chiusura in casa di anziani e ammalati) i giovani hanno garantito la consegna di medicinali e della spesa e la soluzione di molti problemi che quotidianamente si ponevano all’attenzione degli Amministratori locali, che hanno trovato nei loro giovani concittadini dei validi collaboratori.
In questo senso è stato importante l’appello di un Assessore, che ha invitato i giovani a partecipare all’attività delle associazioni locali, i cui componenti stanno inevitabilmente invecchiando. E’ urgente un ricambio generazionale, pena la chiusura di molte attività.
L’intervento è stata l’occasione anche per ricordare le misure gestite da ANCI Lombardia per i giovani (dote Comune, servizio civile, leva civica) e i servizi Informagiovani, attivi in moltissimi Comuni lombardi, con i 160 sportelli funzionanti. Oltre all’esperienza che numerosi giovani stanno vivendo da protagonisti all’interno delle Amministrazioni comunali, come Sindaco, Assessore o Consigliere.
 
I temi toccati hanno consentito di affrontare anche uno degli argomenti che più stanno a cuore ai giovani: l’orientamento scolastico e professionale. Cosa fare “da grande”?
ANCI Lombardia e la Regione (presente con la dr.ssa Minghetti, Dirigente regionale della Direzione Sport e giovani, referente per il progetto suindicato) hanno avuto modo di precisare che ora si sta gestendo la Fase 2 del progetto, che riguarda proprio l’orientamento e la creazione di strumenti che possano consentire di avere elementi utili a fare delle scelte consapevoli.
L’incrocio domanda / offerta di lavoro, la possibilità di esperienze di alternanza scuola / lavoro (richiamata più volte come occasione interessante ma spesso sprecata), i contatti con le aziende, la conoscenza del fabbisogno delle figure professionali richieste dal mercato. Questi i principali spunti di discussione, con la conseguente richiesta di risposte.
 
Infine, ma non ultimo tema, un accenno al bullismo e al cyberbullismo, che danneggia vittime e autori dei soprusi. Interessante anche la sottolineatura sulla salute mentale e sulla depressione: i giovani sono preoccupati per le conseguenze dell’abuso dei social (con l’eccesso dell’esposizione dovuta anche alla didattica a distanza) e della forzata chiusura in casa a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Urge trovare antidoti, dalla vita di relazione all’attività motoria. Inoltre si è parlato di attività sportiva, che in alcuni Stati esteri è obbligatoria e inserita nei programmi scolastici, insieme all’educazione alimentare e all’educazione a corretti stili di vita.
 
Importanti anche gli interventi degli insegnanti, che comprendono i giovani e i loro desideri ma sono a loro volta vincolati e costretti ad adempimenti burocratici che sembrano lontani dal “cuore” dell’insegnamento. La scuola ha un suo “impianto” e deve svolgere il suo ruolo istituzionale, deve garantire la sua mission e il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge, non sostituendosi ad altre agenzie educative, perché ciascuno deve fare la sua parte.
 
I giovani hanno segnalato l’esigenza di avere spazi di incontro e di confronto, luoghi dove discutere serenamente dei loro problemi, alla pari con amici e conoscenti o con educatori o esperti.
Nella risoluzione approvata (vedi allegato) è prevista l’attivazione di un Forum, dove i giovani potranno esprimere le loro opinioni e proposte e trovare un’adeguata rappresentanza.
Al termine dell’incontro si sono registrati numerosi apprezzamenti per l’iniziativa di ANCI Lombardia e la necessità di rinnovare le occasioni di ascolto e di approfondimento dei temi citati.
 
Il confronto continua. Anche perché dare voce ai giovani significa per gli adulti “mettersi in discussione” e cogliere aspetti nuovi e imprevedibili del quotidiano.
ANCI Lombardia ha ricordato i prossimi appuntamenti (lunedì 30 novembre, ore 14.30 e venerdì 4 dicembre, h 16.00).
Sul sito www.anci.lombardia.it / Sezione Circolari o nel banner “La Lombardia è dei giovani 2019” si possono trovare tutte le informazioni necessarie.
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