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Le donne sindaco cresciute 7 volte in 30 anni - Focus Lombardia

7 Marzo 2017

2752 i Comuni "rosa" almeno una volta. I dati della ricerca Anci

Negli ultimi 30 anni il numero di donne sindaco è cresciuto più di sette volte, passando dai 145 comuni amministrati nel 1986 ai 1.097 del 2016, con un incremento di 31 unità (da 1066) rispetto al 2015. In generale, i municipi che nell’ultimo trentennio di tempo sono stati amministrati almeno una volta da una donna sindaca sono 2.752, in pratica un terzo dei comuni (il 34,4%) ha avuto nel suo recente passato una donna al vertice dell’amministrazione. I dati emergono dalla ricerca ‘Le donne amministratrici La rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali’ condotta dall’Anci elaborando i dati del ministero dell’Interno, e diffusa in occasione degli Stati generali delle Amministratrici che si svolgono a Roma.
Tra tutte le regioni italiane la palma di Regione con più ‘sindaci in rosa’ spetta all’Emilia-Romagna, dove oltre la metà dei comuni è stato amministrato negli ultimi 30 anni da donne  (175 comuni, pari al 52,4%); segue la Toscana (44,8%) e la Lombardia (42,5%). Dall’altra parte della graduatoria troviamo invece la regione Campania nella quale solo il 15,5% dei Comuni ha avuto sindaci donna e la Basilicata (solo il 19,1%).
La ricerca ha dato risultati diversi sulla composizione delle giunte comunali, ancora con una debole rappresentanza femminile: le assessore sono solo 6.834, pari al 33,1% del totale delle cariche. Ma anche in questo caso si evidenzia un trend di crescita: nel 1986 gli assessori donna erano solo 1.459, pari al 6,4%, quindi da allora il loro numero si è quasi quintuplicato.
Per valutare il peso delle donne nelle amministrazioni comunali, lo studio Anci, oltre alla carica di sindaco ed assessore, ha preso in considerazione anche quelle di vice sindaco, presidente del consiglio comunale e consigliere comunale.
L’incidenza delle donne sul totale degli amministratori locali è pari al 29,5%, in netto incremento rispetto al valore dell’anno scorso (27,7%). Fra i sindaci le donne rappresentano solo il 14,1% (13,7% nel 2015), più alta la percentuale di donne tra i vice sindaci (25,9%),  mentre i presidenti del consiglio sono donne nel 23,2% dei casi. La categoria dove l’incidenza femminile all’interno della singola carica è maggiore è quella delle donne assessore (39,5%, in salita rispetto al 35,8% raggiunto lo scorso anno). La rappresentanza femminile tra i consiglieri comunali è invece del 28,8% (in aumento di quasi due punti sul 2015).
Per quanto la distribuzione territoriale, la presenza delle donne amministratrici è maggiore al nord (30,6% al nord ovest e 31,7% al nord est), mentre al centro si colloca al 29,7% e al sud e nelle isole al 26,8%. La componente in rosa nelle amministrazioni comunali pesa maggiormente nei centri medio-piccoli (tra i 5mila e i 20mila abitanti), mentre è più bassa nei comuni piccoli e grandi.
Riguardo ai titoli di studio degli amministratori, le donne si confermano mediamente più istruite dei loro colleghi maschi: il 46,2% ha una laurea o un titolo postlaurea (tra gli uomini la percentuale è del 31,7%).
Infine, l’età media delle amministratrici è sensibilmente più bassa dei loro colleghi uomini: il 26% delle donne ha meno di 36 anni, contro il 17% degli uomini. La classe “oltre 55 anni” include il solo 18% delle donne, mentre tra gli uomini è la classe più rappresentata.

In Lombardia il 17,3% dei Sindaci è donna, sesta regione più ‘rosa’ d’Italia; quarto posto per numero di assessori donna, il 41,8% del totale
Con il 17,3% di donne Sindaco, la Lombardia è la sesta regione italiana con la più alta percentuale di primi cittadini appartenenti al gentil sesso. Il primato spetta all’Emilia-Romagna, con il 20,6%. Considerando solo il valore assoluto la Lombardia è invece prima, con 259 donne Sindaco, complice anche il fatto di contare più di 1500 Comuni, più di quelli di ognuna delle altre regioni italiane. E’ quanto emerge dalla ricerca dell’Anci “Le donne amministratrici – La rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali”, presentata oggi nel corso degli Stati generali delle amministratrici, organizzati a Roma dall’Associazione.
L’indagine, condotta utilizzando i dati del ministero dell’Interno aggiornati allo scorso 13 febbraio 2017, coinvolge 7.814 Comuni, ovvero il 97,7% del totale dei Comuni italiani, per un totale di 106.536 amministratori locali. Le cariche prese in considerazione, oltre a quella di Sindaco, sono anche quelle di Vicesindaco, Assessore, Presidente del Consiglio comunale e Consigliere.
Ebbene, il successo sul fronte dei Sindaci donna viene mitigato se si considerano invece i Vicesindaci donna: sono ‘solo’ il 27,7% sul totale dei vicesindaci, percentuale che colloca la regione al decimo posto, esattamente metà della classifica. Considerando il valore assoluto, ovviamente, viene mantenuto il primato lombardo, grazie alle 269 donne vicesindaco.
Pregevole anche il posizionamento della Lombardia se si considera il numero di assessori donne: sono il 41,8% di tutti gli assessori dei Comuni lombardi. Meglio fanno solo Emilia-Romagna (45,2%), Trentino Alto Adige (43,4%) e Toscana (42,7%). La Lombardia si fa valere anche quanto a numero di consiglieri comunali donna, piazzandosi al sesto posto tra le regioni italiane, con il 30,4%. Precipita invece al quattordicesimo posto quanto si considerano le donne presidenti del consiglio comunale, che in Lombardia sono il 20,6% del totale.
La ricerca dell’Anci ha elaborato anche i dati relativi ai Sindaci donna negli ultimi 30 anni, regione per regione:  in Lombardia, su 1527 Comuni presi in considerazione, 649 (il 42,5%) sono stati amministrati da un sindaco donna negli ultimi 30 anni.

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