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Incontro ANCI Lombardia - Regione, Scanagatti "con Regione si apre un fronte comune di azione"

13 Febbraio 2016

Garavaglia "se le regioni italiane avessero i costi della Lombardia si risparmierebbero 68 miliardi"

Palazzo Lombardia ha ospitato questa mattina i sindaci lombardi per "un confronto a 360 gradi sui temi che sono aperti con regione Lombardia" come ha evidenziato Roberto Scanagatti, presidente di Anci Lombardia.
I lavori sono stati aperti da Massimo Garavaglia, assessore regionale all'economia, che ha elencato le virtuosità lombarde e non ha dimenticato di osservare come l'anno che si sta aprendo sarà particolarmente difficile visti i tagli subiti dalla Regione. Ma l'assessore non si arrende e si chiede perché l'esempio lombardo non possa essere seguito dal Paese, visto che "se tutte le regioni italiane avessero i costi della Lombardia si risparmierebbero 68 miliardi di euro".
Federica Bernardi, vicepresidente di Anci Lombardia, intervenendo ha supportando l'osservazione di Garavaglia, riconoscendo come "la Lombardia, a livello italiano, spieghi forza lavoro e risorse con un livello molto superiore a quello di molte altre regioni italiane".
Ha quindi preso la parola Roberto Scanagatti, presidente di Anci Lombardia, che ha ricordato innanzitutto come "l'associazione dei comuni, non è un'associazione di parte, ecco perché anche con Regione si apre un fronte comune di azione".
Per Scanagatti "il 2016 é un anno dove vediamo profilarsi un cambiamento e l'apertura di una nuova fase con la legge di stabilità", che prevede nessun taglio diretto alle risorse dei comuni, anche perché non ci sarebbe più stato spazio, l'azzeramento dell'obiettivo di patto, la compensazione del gettito imu e tasi, l'aumento del fondo per le politiche sociali, la sospensione dei termini per l'avvio delle gestioni associate obbligatorie. Ma rimangono ancora aperti alcuni problemi: l'autonomia finanziaria, le questioni relative all'obbligo di pareggio di bilancio, l'autonomia organizzativa, il blocco assunzioni e le ricadute dei tagli alle altre istituzioni.
In questo quadro riveste particolare importanza "il Patto di stabilità territoriale, che negli anni, gestito in sintonia con la Regione, ha aiutato a mitigare l'impatto delle misure del governo sui comuni e, sebbene condividiamo le preoccupazioni della Regione sulle difficoltà relative al 2016, chiediamo la sua applicazione almeno per i piccoli comuni che prima non erano assoggettati al patto".
In merito all'autonomia e all'annunciato referendum regionale, "come Anci Lombardia siamo convinti che si deve giungere a una fase di federalismo responsabile e solidale. Per questo serve una forte rete di istituzioni locali, e un ruolo di regia svolto dalla regione, pertanto riteniamo necessario un confronto con il governo, perché il referendum è l'ultima ratio. Ma se questo dovesse accadere, ci prepariamo firmando oggi un protocollo d'intesa con la Regione, anche per tutelare i comuni e garantir loro il rimborso delle spese sostenute per il referendum".
Scanagatti ha quindi concluso affrontando un tema particolarmente attuale, quello dello smog, evidenziando come "esiste un tavolo di lavoro e il documento redatto dall'Anci. È del tutto evidente che servono interventi di carattere strutturale, ma per questo serve tempo, ora serve una regia regionale che possa far adottare provvedimenti condivisi, coordinati e certi che interessino un'area più grande".

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