Una delegazione di ANCI guidata dal presidente Fassino ha incontrato ai primi di agosto il ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan, e il ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, negli uffici di via XX Settembre a Roma. A chiusura della Conferenza unificata del 5 agosto, il presidente Fassino ha riferito sull’esito dell’incontro, sottolineando “la piena disponibilità del ministro Padoan ad aprire immediatamente un confronto che porterà, dalla fine di agosto, all’avvio di cinque tavoli tecnici su: patto di stabilità, residui attivi, criteri che favoriscano gli investimenti locali, completa titolarità del fisco patrimoniale per i Comuni, concertazione sul nuovo sistema di riscossione e sulla riforma del catasto. L’obiettivo è quello di individuare le migliori soluzioni in vista della definizione della prossima legge di stabilità”.
“L’Associazione ha innanzitutto posto la necessità di fare del 2015 l’anno del superamento del patto di stabilità, anche alla luce – ha proseguito il Sindaco di Torino - dell’entrata in vigore del nuovo sistema di contabilità che, superando la distinzione tra cassa e competenza rende ancora più stringenti i vincoli di equilibrio di bilancio e consente di superare il patto”.
Nell’incontro con il ministro ANCI ha posto sul tavolo anche “l’esigenza di un provvedimento che consenta di gestire secondo piani pluriennali i residui attivi che i Comuni hanno accumulato in questi anni e che con il nuovo sistema contabilità devono essere regolati”.
Altrettanto importante è per ANCI la “contemporanea definizione di criteri relativi alle politiche di investimento che possano consentire ai Comuni di avere una possibilità di investimento maggiore di quella degli ultimi anni”.
Dopo la pausa feriale, inoltre, verrà avviato un confronto tecnico su un punto ritenuto essenziale dall'Associazione e che riguarda la titolarità esclusiva in capo ai Comuni della fiscalità patrimoniale. “Con il 2015 va superato quella concorrenza di titolarità tra Stato e Comuni che finora ha caratterizzato Imu e Tasi: se un tributo locale deve esistere – ha evidenziato il presidente ANCI - è bene che sia nella completa disponibilità dei Comuni”.
Infine, nel pacchetto proposto dai Comuni, vi è spazio per la richiesta di concertazione costante su due provvedimenti di grande importanza: da un lato “il nuovo sistema di riscossione dei tributi che la legge prevede debba entrare in vigore proprio dal 2015; e dall’altro – ha concluso Fassino – sul nuovo catasto la cui riforma è stata recentemente adottata con legge delega”.