Com’è noto, nella giornata di ieri il Presidente della Repubblica delle Filippine Benigno Aquino ha dichiarato lo stato di calamità nazionale in relazione al disastroso evento che ha colpito negli scorsi giorni alcune delle isole delle Filippine.
La notizia di grave calamità ha avuto immediata diffusione a livello internazionale e sono diversi i Paesi che stanno procedendo all’organizzazione di aiuti alle popolazioni colpite ivi compresa l’Italia in ambito europeo.
Il Ministero degli Esteri italiano ha attivato immediatamente l’unità di crisi e ad oggi NON risultano italiani coinvolti dal disastro naturale.
Il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri sta prendendo in ipotesi l’organizzazione ed invio di un team di medici italiani ed abbiamo notizia circa la presenza – a partire dalle prossime 48 ore – di funzionari italiani che si recheranno a Manila con l’intento di coordinare i soccorsi e gli aiuti in ambito EU.
A differenza dei precedenti in ambito di intervento internazionale, come l’emergenza ad Haiti, attualmente NON siamo in presenza di una dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della Legge n. 225/1992 e non ci risultano iniziative assunte a livello governativo.
In questo quadro di riferimento povero di indicazioni certe, sulla base delle esperienze in passato maturate, si forniscono di seguito le indicazioni metodologiche utili al caso.
La Repubblica delle Filippine si trova nel Sud Est Asiatico in Oceano Pacifico a circa 10.400 Km da Roma.
Attualmente non abbiamo indicazioni sui danni relativi alla infrastrutture aeroportuali di riferimento, uniche vie di comunicazione logistica anche per gli aiuti umanitari.
Si sconsiglia vivamente l’organizzazione di raccolta di beni – sono notevoli i costi di trasporto di beni di prima necessità e al momento vi sono notevoli difficoltà nel reperire informazioni sulle infrastrutture logistiche esistenti, peraltro già congestionate dalla molteplice movimentazione di mezzi nazionali e asiatici.
Sarà utile quindi concentrarsi sulla organizzazione di interventi meglio proporzionati ed attualmente risulta importante:
- raccogliere informazioni su operatori italiani presenti in loco;
- raccogliere informazioni su altri operatori presenti in loco anche attraverso la presenza delle comunità filippine in ciascuna Città italiana;
- avviare una raccolta di fondi - anche con il supporto delle ONG presenti in zona e che in queste ore si stanno già attivando - perché la valorizzazione della maggiore capacità di acquisto dell’euro sui mercati locali è condizione di vantaggio;
- raccogliere informazioni circa la necessità di favorire la ripresa acquistando ove possibile presso Manila e nei paesi immediatamente limitrofi – tutti peraltro Paesi in via di sviluppo – i beni di prima necessità occorrenti;
- ipotizzare una mappatura territoriale delle famiglie di origine eventualmente colpite dalla calamità al fine di facilitare, a normativa vigente, le procedure per i ricongiungimenti familiari e per una eventuale e temporanea accoglienza straordinaria, con particolare attenzione alla questione dei minori e di altri soggetti vulnerabili.
Nelle prossime ore potranno essere fornite ulteriori indicazioni circa l’attivazione di specifiche misure di sostegno ed in ogni caso potete riferirvi alla apposita pagina web www.protezionecivile.anci.it dell’Area Sicurezza Infrastrutture e Protezione civile dell’Anci, o inviare comunicazioni alla attenzione
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