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Mini-hydro, l'acqua del sindaco fa risparmiare i Comuni

20 Gennaio 2012

Il progetto ANCI Lombardia-Politecnico è aperto a tutte le amministrazioni.

IN ALLEGATO: IL QUESTIONARIO
Nei mesi scorsi ANCI Lombardia e il Politecnico di Milano hanno avviato un progetto di ricerca congiunto per far conoscere ai Comuni lombardi, in particolare dei territori montani, le opportunità legate all’installazione di impianti mini-idroelettrici negli impianti di acqua potabile pubblici.
L’energia idroelettrica è - fra le fonti rinnovabili - la più efficiente in termini di disponibilità e di costo. La tecnologia è consolidata e ben nota. Accanto ai grandi impianti idroelettrici, esiste la possibilità di sfruttare piccoli salti e piccole portate, attraverso i cosiddetti impianti ‘mini-hydro’.
L’impatto ambientale rispetto ai grandi bacini idroelettrici è limitato, ma comunque esistente, rispetto alla necessità di mantenere il ‘deflusso minimo vitale’ e all’acqua che viene sottratta al paesaggio.
Vi è tuttavia la possibilità di installare questi impianti anche in condotte già progettate per acquedotti, che a volte dispongono di portate e salti consistenti. In tal caso – a fronte di accorgimenti tecnici per garantire la massima sicurezza ai cittadini e la purezza dell’acqua – vi è la possibilità di ottenere energia a costi contenuti senza conseguenze sull’ambiente e di contribuire agli obiettivi di sostenibilità ambientale (Protocollo di Kyoto, Agenda 21, Patto dei Sindaci). A maggior ragione se si pensa che in diversi impianti vengono previste valvole e cisterne di laminazione, per evitare pressioni troppo alte, ma disperdendo energia che può essere recuperata. Il vantaggio è anche quello di abbinare l’investimento per l’impianto all’ammodernamento delle condotte, recuperando le perdite spesso esistenti.
Allo stesso modo è possibile utilizzare le condotte di scarico dei canali e degli impianti di depurazione.
I benefici sono: energia verde per la collettività e vantaggi per i bilanci delle amministrazioni locali, che possono risparmiare sui costi di acquisto dell’energia, o beneficiare di un introito di cassa legato a royalties (nel caso di coinvolgimento di privati) o alla cessione dell’energia alla rete. È anche l’occasione per fare una ricognizione della situazione degli acquedotti, che spesso soffrono perdite di carico.
L’indagine condotta in collaborazione con il POLITECNICO DI MILANO mira a determinare la potenziale producibilità in Lombardia e a studiare i modelli organizzativi che le amministrazioni locali stanno implementando per l’apertura e la gestione di questo tipo di impianti.
Il POLITECNICO DI MILANO sarà anche a disposizione gratuitamente delle amministrazioni locali per effettuare un primo ‘check-up’ di fattibilità tecnico-economica, consultando le amministrazioni provinciali competenti per le autorizzazioni. 
E’ dunqeu possibile rispondere ai questionario in allegato e inviare i risultati alla segreteria tecnica del progetto:
 
Politecnico di Milano - c.a. Prof. Giancarlo Giudici
Via Lambruschini 4/B – 20156 Milano
Telefono 02 23992793   Fax  02 700423099  e-mail  giancarlo.giudici@polimi.it
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