“Tempi rapidi e certi per l’istituzione delle nuove province e delle città metropolitane entro il 2013”, sebbene sia opportuno correggere alcune criticità. “Speriamo che il Parlamento attui e tutte le forze politiche di maggioranza attuino e tengano fede a quanto hanno già approvato ed è legge a luglio”. E’ quanto chiede l’Anci in un documento consegnato oggi al governo nel corso della Conferenza Unificata, che ha fatto registrare il parere favorevole dei Comuni, condizionato all’accoglimento di alcuni emendamenti, sul decreto di riordino delle Province.
Il documento, che esprime “massimo e grande apprezzamento per l’istituzione delle Città metropolitane”, entra nel dettaglio delle richieste fatte dai sindaci, specificando innanzitutto la necessità di definire un “sistema elettorale di secondo grado per l’elezione delle Province e dei consigli metropolitani” e la “chiara preferenza per la coincidenza fra sindaco metropolitano e sindaco del Comune capoluogo”.
il documento entra nel dettaglio degli emendamenti, che riguardano innanzitutto “la disciplina in materia di scorporo del Comune capoluogo della Regione e l’ipotesi della nomina di un commissario in caso di mancata approvazione dello statuto definitivo, che si ritiene incostituzionale ai sensi del secondo comma dell’articolo 114 della Costituzione”.
Sul tema specifico del riordino delle Province, l’Anci ritiene poi che “sarebbe opportuna una riflessione circa la coincidenza del territorio della Provincia con l’intera Regione”.
Infine, per quanto riguarda la questione della definizione del Comune capoluogo di provincia, “l’Anci ribadisce la propria contrarietà a rimettere ai territori e a tutti i Comuni della provincia riordinata la scelta, che sarebbe determinata da situazioni di contesto contingente, ritenendo migliore la soluzione contenuta nell’articolo 17 del decreto n. 96 che prevede il criterio di prevalenza demografica, ad eccezione di accordo fra i soli Comuni capoluogo interessati”.
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