Fondo anti dissesti per i Comuni in difficoltà finanziaria, trasformazione del taglio della spending review in impegno a ridurre l’indebitamento, nuovo termine per approvare gli equilibri di bilancio. Sono queste alcune delle novità, che spiccano nel ricco capitolo dedicato ai Comuni, contenute del decreto legge approvato ieri sera dal Cdm. Accanto a queste, trovano posto le misure che sanzionano gli amministratori locali ed i revisori dei conti responsabili del dissesto degli enti locali.
Eccone il dettaglio delle norme approvate, così come riportate oggi dai principali quotidiani.
Spending review – I 500 milioni di tagli previsti dal decreto legge di revisione della spesa sono sostitutiti dalll’obbligo per i sindaci l'obbligo di ridurre della stessa entità il debito del loro Comune, entro il 2012. In caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo entro l’anno, il taglio scatterà nel 2013, seguito da una riduzione equivalente degli obiettivi di Patto di stabilità.
Fondo antidissesto – I Comuni a rischio dissesto potranno attingere ad un fondo rotativo, da rialimentare attraverso un piano di emergenza per appianare il loro disavanzo. Per ora il Governo ha fissato un tetto massimo all'assegno messo a disposizione dei Comuni, che non potrà superare i 100 euro ad abitante. Il piano di rientro del Comune deve passare l'esame preventivo della Corte dei conti e di una commissione mista fra Viminale ed Economia, e sarà sottoposto a un esame semestrale da parte dello stesso Viminale e della magistratura contabile. Tra gli impegni dei Comuni vincolati al piano figurano quelli di pulire i bilanci dalle entrate accertate ma non riscosse e di coprire integralmente con le tariffe i costi dei servizi.
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