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Consumo di suolo

Programmazione territoriale e legge regionale 31: "non sia bloccata attività dei Comuni"

1 Marzo 2017

L'Assessore Regionale Beccalossi: "scrivere insieme la norma"

L'esigenza dei Comuni di poter contare sulla certezza normativa in materia di programmazione territoriale è stato il fulcro delle riflessioni presentate nel seminario promosso da Anci Lombardia per stimolare un approfondimento sulla situazione emersa dalle criticità incontrate nell'attuazione della legge regionale sul consumo di suolo (LR. 31/2014) e, in particolare, sul complesso decorso dei termini che prevedevano, nell’arco di 30 mesi dall'emanazione della Legge, la revisione degli strumenti di pianificazione, non ancora attuata.
Questo è un tema sentito, "soprattutto perché due terzi dei nostri comuni sono piccoli" ha sostenuto Roberto Scanagatti, Presidente di Anci Lombardia, e perché in un clima di incertezza "non si vuole bloccare l'attivittà amministrativa dei Comuni", come ha evidenziato Federica Bernardi, vicepresidente di Anci Lombardia.
 
Le osservazioni di Anci Lombardia
Davide Galimberti, Sindaco di Varese, ha avuto il compito di definire il quadro in cui si muovono gli amministratori, evidenziando come sia necessario che "i principi di autonomia e di capacità pianificatoria rimangano in capo ai comuni. Abbiamo bisogno,  come cittadini e amministratori, di chiarezza amministrativa, perché non possiamo non sapere quale sarà lo scenario dei prossimi mesi in funzione delle scelte dei Comuni, che possono anche originare anche contenziosi, senza dimeniticare che la certezza del diritto si associa a questione ripresa economica".
A spiegare le proposte di Anci Lombardia a Regione per la revisione della norma transitoria (art. 5), è intervenuto Maurizio Cabras, assessore di Cinisello Balsamo, che ha considerato come, visto il ritardo normativo, "i Comuni propongono che sia data loro, fin da ora, la possibilità di poter modificare gli strumenti di programmazione, introducendo delle scelte che prevedano il contenimento del consumo di suolo, oppure, che agli enti che volessero attendere la definizione dei provvedimenti regionali, sia data facoltà di attesa e la possibilità, comunque, di continuare a operare, assicurando un bilancio ecologico del consumo suolo non superiore a zero rispetto al PGT vigente".
 
L'intervento della Regione
"Serve scrivere una legge che sia molto chiara, da qui nasce la volontà di Regione Lombardia, pur nella consapevolezza di qualche ritardo, di scrivere insieme le norme sulla pianificazione" questa la prima risposta ai Comuni di Viviana Beccalossi, Assessore regionale al territorio, urbanistica e difesa del suolo.
L'Assessore ha inoltre osservato come "il quadro legislativo di riferimento porta a poca chiarezza, basti pensare all'esito del referendum costituzionale e al destino delle province, che determinano un assetto istituzionale quanto mai confuso è difficile", soprattutto se si pensa al contesto lombardo, dove si contano "10 milioni di abitanti, 1500 comuni, e dove la città metropolitana inizia a lavorare".
"I temi del consumo di suolo, della tutela territorio e della responsabilità dei sindaci in materia sono molto attuali" ha convenuto Beccalossi, pertanto è "assolutamente importante lavorare insieme per costruire le regole per gli anni a venire", e la proposta dei Comuni in tal senso "é importante", al fine di "dare certezza di diritto ai cittadini". (LS)

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