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Consumo di suolo

Programmazione territoriale: il confronto tra gli esperti

1 Marzo 2017

Come possono i Comuni attenersi alle nuove disposizioni se, dal 2014 a oggi, non sono state completate?

Non è mancato il confronto tra gli esperti della materia al seminario sulla legge sul consumo di suolo promosso da Anci Lombardia.

L'avvocato Alberto Fossati ha considerato come "con legge regionale 31 del 2014 si è passati da una norma procedimentale o provvedimentale, a un nuovo tipo di legge, che introduce una scala diversa: sostanziale, intervenendo su cosa e su come incidere quando si fa programmazione territoriale".
Proprio per questo suo portato quindi, come possono i Comuni attenersi alle nuove disposizioni se, dal 2014 a oggi, non sono state completate?
Marco Engel dell'Inu, ha evidenziato come, "nello specifico, l'articolo 5 del provvedimento del 2014 ha posto misure di immediata efficacia per impedire ai Comuni di ridurre le previsioni edificatorie contenute nei documenti di piano".
Per Damiano Di Simine di Legambiente è importante ora "considerare le leve che possano attivare la rigenerazione urbana, perché da queste operazioni nasce gettito e sviluppo", inoltre è necessario fare "chiarezza sui termini e sulle definizioni, perché anche in merito al consumo di suolo serve capire cosa sia".

Dal Consiglio regionale sono intervenuti Carlo Malvezzi e Jacopo Scandella.
Malvezzi, difendendo i principi della Legge 31, ha evidenzaito che "l'articolo 5 è un articolo importantissimo, perché siamo stati la prima regione italiana ad aver introdotto questa norma, rendendoci conto che le programmazioni urbanistiche in questi anni erano sovrastimate". In questo quadro è quindi necessario procedere gradualmente, perchè "nel momento in cui invertiamo una tendenza non solo normativa ma anche culturale, non possiamo farlo ribaltando improvvisamente un percorso". Ora è pertanto necessario "verificare se le previsioni rispettano il bisogno e rispondono a esigente concrete. Ecco dunque perché si è pensato ad una fase transitoria, perché così i Comuni hanno potuto verificare la rispondenza dei loro pgt ai bisogni delle comunità". Malvezzi infine ha sostenuto la validità sostanziale dei principi inseriti nella proposta di emendamento avanzata da Anci Lombardia.
Jacopo Scandella ha sostenuto che "Regione Lombardia debba giocare un ruolo di maggior sostegno ai Comuni sul tema del consumo di suolo e della programmazione", inoltre "sarà necessario operare in termini di territori omogenei, perché un singolo comune non ha una massa sufficiente per una programmazione adeguata", poichè, come ammette Scandella, "il nodo di fondo su questo tema è legato al finanziamento dell'ente locale".

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