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Consumo di suolo

Programmazione territoriale: gli amministratori comunali chiedono certezze

1 Marzo 2017

Confronto tra rappresentanti dei Comuni sulla norma regionale transitoria in merito al consumo di suolo

Sulla legge regionale 31 sul consumo di suolo gli amministratori lombardi hanno idee condivise, manifestate nel corso del seminario organizzato da Anci Lombardia questa mattina.

Stefano Zenoni, assessore di Bergamo, sintetizza evidenziando che il bisogno di "certezza normativa è uno uno dei problemi più sentiti dai Comuni", anche se come ammette Pierfrancesco Maran di Milano, "scrivere una norma transitoria non è affatto semplice. Il tema ci interessa perché la questione della programmazione e del contenimento del consumo di suolo sono fondamentali, anche  se il rischio è quello di vedere bloccati interventi che come Comuni abbiamo giudicato fondamentali, generando ritardi e attacchi. Infine si deve tener conto che il ruolo della Città Metropolitana e delle Province è complesso, vista la situazione in cui versano gli enti intermedi in questo periodo".
Da Brescia anche l'assessore Michela Tiboni, invoca una "revisione legge 31, ma serve sgomberare campo da norme non siano compatibili con legge regionale 12". La complessità del quadro fanno evidenziare a Claudio Colombo, Assessore monzese, che "l'articolo 5 della Legge 12 è la norma birbona" che ricorda quelle citate dai Promessi Sposi.
Per Andrea Virgilio del Comune di Cremona, in attesa dei provvedimenti "ai pone il tema della sostenibilità delle trasformazioni, perchè la questione della rigenerazione urbana porta con sè l'esigenza di ridefinire interi assetti dei contesti territoriali". Su questo tema è intervenuto anche Angelo Gualandi di Pavia, per il quale in questi anni "i Comuni sono stati troppo generosi nella pianificazione territoriale, perché la programmazione è stata fatta non tenendo conto del vero andamento demografico, pertanto devono essere introdotti sistemi di premialità per quei Comuni che riducono realmente il consumo di suolo".

Matteo Bianchi, sindaco di Morazzone e Vicepresidente di Anci, pur dicendo di condividere i contenuti legge 31, pone l'attenzione sulla "specificità dei Piccoli Comuni, che sono diverse da quelle dei grandi centri. Nei piccoli Comuni inoltre si deve pensare alla rigenerazione dei centri storici e l'approccio da tenere in questo caso deve essere tale da evitare il loro spopolamento".
La tavola rotonda è stata chiusa da Michel Marchi, sindaco di Gerre de' Caprioli e Presidente del dipartimento Piccoli Comuni di Anci Lombardia, che ha evidenziato come "i Piccoli Comuni sono spesso inseriti in aree complesse, dove regolare la gestione del territorio con l'attenzione delle norme è veramente difficile", per questo "la programmazione territoriale, per questioni economiche e progettuali, deve essere pensata in forma associata, e per questo devono essere pensati incentivi per la costruzione di piani di governo del territorio condivisi". (LS)

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