Anci Lombardia



Notizie Circolari Multimedia Dipartimenti AGENDA BILANCIO SOCIALE

Chi Siamo Organi Come associarsi Contatti Newsletter Lavora con noi Amministrazione trasparente

Accedi
NOTIZIE

europa

GovernaTI-VA: il confronto Italia - Svizzera per lo sviluppo dei territori di confine

4 Dicembre 2023

A Milano il Simposio di chiusura del progetto

Alla conclusione del progetto GovernaTI-VA, finanziato dal Programma di cooperazione Interreg V – A Italia Svizzera (IV° Avviso), si è tenuto questo pomeriggio presso il Belvedere di Palazzo Lombardia a Milano un Simposio che ha messo a confronto istituzioni italiane e svizzere, tra cui la Sezione Enti Locali del Dipartimento Istituzioni del Cantone Ticino. L’evento è stata l’occasione per condividere e promuovere i risultati del progetto relativamente ai processi evolutivi degli enti locali e agli interventi pubblici a sostegno dello sviluppo delle aree svantaggiate o a potenziale inespresso, con particolare riferimento ai piccoli Comuni montani.
Il confronto, dal titolo "L’evoluzione degli Enti locali e le strategie di sviluppo locale" e coordinato da Arianna Ferrari di Anci Lombardia, è stato aperto da Massimo Sertori, Assessore a Enti Locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica della Regione Lombardia, che ha evidenziato come “con la programmazione Interreg vogliamo avvicinare sempre più la Svizzera ai territori confinanti, con progetti che possano attenuare le differenze tra i territori.” Considerando quanto realizzato, per Sertori, “ci sono tutti gli elementi per fare bene anche con la nuova programmazione Interreg”.
Norman Gobbi, Direttore Dipartimento Istituzioni del Cantone Ticino, con un videomessaggio, ha ricordato che “in questi anni si è lavorato assieme per rispondere alle sfide territoriali che ci uniscono, nonostante le diversità politico e amministrative che esistono”, evidenziando come il lavoro portato avanti ha avuto lo “scopo primario di dar vita alle entità locali”.
Dal Comune di Varese è intervenuta la Vicesindaco Ivana Perusin, per la quale “quanto creato da questo progetto sono le opportunità apertesi per dipendenti e funzionari; uno scambio che può trasformarsi in azioni concrete”. Perusin si è quindi chiesta cosa si potrà fare dopo, suggerendo di “cercare di creare connessioni turistiche per l’attrattività dei territori, perché siamo uniti lungo un asse che va da Milano a Zurigo”.

I temi nodali emersi dal progetto GovernaTI-VA
“Il report che riassume questo progetto vuole essere uno strumento che, nelle mani dei tecnici e degli amministratori comunali, possa essere di aiuto per guardare con più serenità alle sfide di oggi ma, soprattutto, a quelle di domani”, ha sostenuto Matteo Bianchi, Coordinatore Dipartimento Europa ANCI Lombardia.
“Il lavoro che abbiamo svolto è, innanzitutto, un lavoro di approfondimento prima che di conclusione; con questo progetto abbiamo quindi guardato alle comunità per costruire una logica per affrontare le sfide del domani” ha considerato Bianchi, evidenziando di aver privilegiato la logica associativa, con uno sguardo all’importante operato delle Comunità montane.
Bianchi ha proseguito guardando al futuro del progetto, considerando che “per chiudere il cerchio, manchi l’approfondimento su quei territori che non vivono forme di aggregazione come le Comunità Montane, e che non sono lontane da alcune arterie viabilistiche, ma che sono investiti da problematiche come lo spopolamento e che, pertanto, necessitano di attenzione e proposte”.

I processi di aggregazione comunale e l’evoluzione degli enti locali in Ticino e in Lombardia
Marzio Della Santa, Capo Sezione Enti Locali del Cantone Ticino, ha fatto un excursus sulle caratteristiche dei Comuni ticinesi, presentando gli aspetti amministrativi e operativi, evidenziando i cambiamenti nel senso e nella missione degli Enti. In particolare, Della Santa ha considerato lo sviluppo dei processi di aggregazione di Comuni sul territorio, evidenziando che in 25 anni sono stati portati a termine 62 progetti di trasformazione territoriale, 40 con successo, 21 abbandonati e 7 in corso. Il Canton Ticino è così passato da 190 comuni a 106 Comuni. Tracciando un bilancio di questo percorso, emerge una maggiore autonomia operativa locale e una migliore qualità dei servizi ma, a livello politico, un venir meno del senso di appartenenza e di partecipazione alla vita del Comune.
Su queste tematiche, viste dal fronte lombardo, è intervenuto Giuseppe Carlo Ricciardi, docente dell’Università degli Studi di Pavia – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, evidenziando come nel nostro territorio si assiste a una particolare frammentazione amministrativa, nel quale ha avuto poco successo il fenomeno delle fusioni di Comuni, ma nel quale le forme aggregative nascono per questioni funzionali. Il percorso associativo non è però stato lineare, basti pensare che, dal 1996 al 2019, in Lombardia sono state organizzate 118 Unioni di Comuni, di cui, a ora, ne sopravvivono 64. Sulle gestioni associate tout court, si segnala inoltre che, accanto alle 64 Unioni, sono presenti 23 Comunità Montane, per un totale di 87 realtà associative operative sul territorio regionale. Al fine di incentivare queste forme di governo territoriale, secondo Ricciardi, è importante considerare le esigenze dei territori, investendo a prescindere dagli aspetti meramente economici, ma per far emergere dal basso gli stimoli per dar vita a forme aggregative.

Le politiche di contrasto allo spopolamento e di supporto allo sviluppo dei piccoli Comuni
Le Regioni cosa possono fare per contrastare lo spopolamento dei Comuni e per sostenere il loro sviluppo?
A questa domanda hanno risposto Alessandro Speziali, Responsabile dei progetti di sviluppo regionale in Val Verzasca, che ha parlato dell’operato degli Enti Regionali di Sviluppo, e Monica Bottino, Direttore Vicario della Direzione Generale Enti Locali, Montagna, Risorse Energetiche, Utilizzo Risorsa Idrica di Regione Lombardia, che ha considerato le azioni messe in campo dalla Regione, che ha presentato quanto previsto dal Programma regionale di Sviluppo Sostenibile regionale e dalla Strategia Regionale sulle Aree Interne 2021 - 2017.

Svizzera e Italia: i rapporti
A conclusione dei lavori, ha preso la parola Francesco Quattrini, Segretario Regio Insubrica, che ha considerato come il territorio di sua competenza rappresenti “una comunità che si fonda sul lavoro dal basso”, orientata alla collaborazione con i territori confinanti, anche se “con il venir meno delle Province, abbiamo fatto fatica a capire come confrontarci”; l’emersione di progetti come gli Interreg, aiuta la strutturazione di questi percorsi.
È quindi intervenuto Rinaldo Mario Redaelli, Segretario Generale ANCI Lombardia, per il quale “è importante che un progetto come questo si sia chiuso così positivamente”, il lavoro progettuale deve però anche “riuscire a risolvere i problemi contingenti”. Redaelli ha sottolineato che ANCI Lombardia è ora impegnata per portare avanti il progetto sulle Aree Interne, che sarà un banco di prova per nuove politiche.
Al termine dell’evento è stata sottoscritta la "Lettera di intenti per la cooperazione transfrontaliera nella ricerca di metodi per la governance territoriale" tra Sezione Enti Locali del Cantone Ticino e ANCI Lombardia.

ANCI Lombardia © 2024  |  C. fiscale 80160390151  P. Iva 04875270961