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Enti locali

Assemblea Anci Lombardia, Scanagatti: "portare avanti spirito unitario"

19 Settembre 2016

Partecipata assemblea a Milano in preparazione all'evento nazionale di Bari

"La nostra associazione è forte perché rappresentativa di tutti e perché ha una caratteristica: quella dell'autonomia. La nostra capacità di fare sintesi su diverse posizioni è un elemento forte, che fa alzare la qualità della nostra proposta. Io mi auguro che anche il nuovo presidente di Anci nazionale sappia portare avanti questa impostazione, partendo dalla forza autonoma che abbiamo rappresentato". Il Presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, saluta i numerosi sindaci intervenuti all'Assemblea regionale annuale con l'auspicio che l'imminente Assemblea nazionale di Bari sia un'occasione per portare avanti lo spirito unitario dell'Associazione dei Comuni, all'interno di un contesto che non esita a definire complesso.
Per Scanagatti infatti l'esito delle elezioni amministrative "dimostra il logoramento anche di quelle figure che, quotidianamente, sono in prima linea e rispondono alle esigenze cittadini. Si è pagato il prezzo di una domanda sociale aumentata e di risorse a disposizione degli enti locali in diminuzione".

Il contesto comunale
Scanagatti ha evidenziato come in "Lombardia in questi anni le risorse dei Comuni sono calate di 68 euro pro capite e su cittadini abbattuta leva fiscale di 169 euro pro capite", segnali di evidenti difficoltà. Con l'ultima legge di stabilità si è però assistito a un'inversione di rotta, perchè "non sono stati previsti tagli ed é stato sostituito il patto di stabilità con il pareggio di competenza a saldo negativo. E questo risultato l'abbiamo ottenuto per merito del grande sforzo dell'Anci".
Non cessano comunque di essere presenti alcuni problemi, tra i quali la questione del pareggio di bilancio per i comuni sotto i mille abitanti, il blocco delle aliquote dei tributi locali, l'inserimento dell'FPV nel calcolo del saldo di competenza per il 2017/2020 e il Fondo di Solidarietà Comunale. 
Scanagatti ha tenuto inoltre a puntualizzare che sulla mancata attivazione del "patto di stabilità territoriale verticale, dobbiamo esprimere un giudizio negativo su Regione Lombardia, perché 15 milioni di euro potevano essere trovati, ad esempio a partire da 50 milioni di euro bloccati sul referendum regionale".
Un tema di stretta attualità a cui il presidente di Anci Lombardia ha riservato particolare attenzione é stato quello del territorio e della sua messa in sicurezza, perchè sono "necessari investimenti per far fronte alla sua fragilità. Chiediamo quindi l'esclusione dal saldo delle spese per l'adeguamento sismico e il dissesto idrogeologico. La sicurezza non prescinde dalle risorse: i Comuni devono essere in grado di operare". Da queste considerazioni Scanagatti ha fatto il suo affondo sulla necessità di una vera semplificazione, perchè "ai Comuni devono essere dati obiettivi chiari e i comuni decideranno come raggiungerli".

Anci Lombardia al servizio dei Comuni
In un simile contesto l'azione di Anci Lombardia è costantemente orientata a rispondere alle domande dei Comuni e ad offrire loro servizi e opportunità, come ha fatto anticipando, per i 95 Enti aderenti al progetto Leva Civica, i "pagamenti di Regione Lombardia per 250 mila euro per i sei mesi restanti dell’anno".
Scanagatti ha quindi concluso richiamando all'unità, poiché Anci Lombardia ha messo "al centro il ruolo dei Comuni, che spesso vengono espropriati di funzioni delicate e lasciati soli di fronte a emergenze o alle conseguenze di leggi regionali e nazionali che richiederebbero più risorse economiche ed umane", da qui l'invito a partecipare alla vita associativa, perchè "la Casa dei Comuni è aperta a tutti".

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