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Data Center e pianificazione, Morandi: "dialogo per una visione sostenibile e condivisa della digitalizzazione"

9 Giugno 2025

Tavolo di lavoro tecnico nella Casa dei Comuni - Materiali e video

Nel percorso di realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, la transizione digitale si rivela uno strumento essenziale, pertanto, diventa urgente l’esigenza di istituire un presidio interistituzionale e multidisciplinare in grado di assicurare un governo integrato e coerente dei molteplici profili coinvolti nei processi di trasformazione digitale e nelle relative infrastrutture.

Rientra in questo percorso la comunicazione informativa relativa ai Data Center che Regione Lombardia ha recentemente indirizzato ai Comuni per fornire indicazioni tecniche e operative per una più efficace gestione delle istanze autorizzative presentate dagli operatori economici.
ANCI Lombardia, considerato la ricaduta che la realizzazione di tali infrastrutture ha sui territori, in collaborazione con alcuni Comuni direttamente coinvolti, ha avviato un percorso di confronto per definire alcune proposte da sottoporre all’attenzione di Regione Lombardia al fine di elaborare modelli procedurali e strumenti operativi in grado di supportare i Comuni nella fase istruttoria e autorizzativa connessa allo sviluppo di queste infrastrutture.
Uno dei passaggi di queste attività è stata la riunione di un tavolo di lavoro che si è tenuta questa mattina presso la Casa dei Comuni, coordinata da Maurizio Cabras di ANCI Lombardia, che ha evidenziato come l’evento rappresenta “la prima tappa di un percorso che, come ANCI Lombardia, abbiamo avviato con Regione Lombardia. Si tratta di un seminario di lavoro per raccogliere materiali, esperienze e documenti per definire un percorso multiattoriale sul tema.”
In apertura dei lavori ha preso la parola Giuseppe Morandi, Vicepresidente di ANCI Lombardia, considerando come “l’epoca in cui viviamo è segnata dalla trasformazione digitale, che non è più un’opzione ma una necessità. Questa trasformazione passa anche dalla necessità di definire e localizzare i Data Center sui territori, pertanto, come ANCI Lombardia, siamo chiamati ad aprire un dialogo con i territori e i partner locali per costruire una visione sostenibile e condivisa della digitalizzazione. Quella di oggi è quindi un’occasione per riflettere su come queste infrastrutture non solo impegnano i Comuni per la loro costruzione, ma anche per il miglioramento dei servizi. Come ANCI Lombardia siamo quindi impegnati per contribuire a costruire politiche di sviluppo.
Da Regione Lombardia è intervenuto Alessandro Nardo, della Direzione Generale Enti locali, montagna, risorse energetiche, utilizzo risorsa idrica, che ha ricordato che “sono tante le direzioni generali coinvolte su questo tema”, evidenziando che “il primo obiettivo è quello di dar vita a una corretta progettazione e emersione di queste strutture sul territorio regionale. Regione mira a governare la situazione per una corretta distribuzione degli spazi sul territorio, anche in funzione dei consumi energetici. Lo scorso anno abbiamo visto un aumento di consumi energetici, la messa in funzione di Data Center porterà a un ulteriore incremento, pertanto, è necessaria una posizione attenta e dialogante per porre in evidenza alcune particolarità del nostro territorio.”



Il contesto
L’avvio del confronto è stato introdotto dalla mappatura e dall’analisi della filiera dei data center, disegnata da Marina Natalucci e Luca Dozio, Direttori dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano. Nel loro intervento, hanno evidenziato che oggi, a seguito dello sviluppo dell’industria digitale, anche in Italia è aumentata l’esigenza di capacità computazionale, che ha fatto emergere il bisogno di Data Center. L’Italia, in particolare, si rivela il paese europeo dove aumenta maggiormente l’esigenza di queste strutture, basti pensare che tra il 2023 e il 2024 gli investimenti sono aumentati di 5 miliardi di euro e che le previsioni per il 2025 e 2026 considerano un aumento di 10,1 miliardi di euro gli investimenti. Nello specifico in Italia le regioni che vedono la maggiore localizzazione di Data Center sono la Lombardia, in particolare la Città Metropolitana di Milano, e il Lazio. Un dato interessante riguarda l’incremento del consumo energetico, visto che, in 4 anni, si è passati da 307 Mw a 513Mw.
Questo quadro è stato confermato da Davide Giovenzana, Presidente del Comitato Tecnico del Gruppo di Lavoro Permessi di IDA – Italian Datacenter Association, per il quale, però, ora iniziano le sfide che riguardano le necessità di realizzare la digitalizzazione, di effettuare una concreta decarbonizzazione e di aumentare la disponibilità energetica, in un quadro di sostenibilità a 360 gradi.
Chiara Antonini, Responsabile Soluzioni Microzonali Nord di Terna, ha inquadrato il tema con uno sguardo sulla rete elettrica nazionale al fine di considerare gli investimenti infrastrutturali e il supporto allo sviluppo dei Data Center in Lombardia ed evidenziando un forte incremento delle richieste di connessione di Data Center, che si concentra soprattutto nelle regioni di nord ovest.

Esperienze sul campo
La mattinata di confronto è proseguita con una presentazione di alcuni casi innovativi sviluppati in Lombardia.
Giancarlo Giacomello, Head of Data Center & Colocation Services di Aruba, ha illustrato il caso di Data center campus sostenibile realizzato a Ponte San Pietro, tra i più grandi d’Europa, che utilizza energie rinnovabili e che è nato su un’area industriale dismessa.
Proseguendo la panoramica, Robert Zielonka, Community Affairs Manager di Microsoft MIL03, ha presentato l’azione aziendale che si focalizza sull’efficienza energetica e sull’integrazione territoriale.
Emma Creola, Amazon Web Services (AWS) Public policy specialist infrastructure, ha relazionato in merito al progetto strategico nazionale da 1,2 miliardi di euro per potenziare il cloud e l’intelligenza artificiale in Italia.

Programmazione e attuazione degli interventi
A conclusione dell’incontro si è tenuta una tavola rotonda in merito alla programmazione e alla attuazione degli interventi, agli impatti sul sistema ambientale, alla localizzazione e alla compatibilità territoriale.
L’esperienza della Città Metropolitana di Milano, orientata alla ricerca di un modello di governance sovralocale, è stata al centro dell’intervento di Isabella Susi Botto, Direttore della Direzione di Progetto Welfare Metropolitano e Rigenerazione Urbana.
Il ruolo e gli strumenti del Ministero dell’Ambiente sono stati presentati da Paola Brambilla, della Commissione VIA e VAS e Coordinatrice Sottocommissione VIA, che si è soffermata sulle Linee Guida per le procedure di valutazione ambientale dei Data Center, evidenziando come l’approccio del Ministero è stato quello di avviare un dialogo con i soggetti interessati, ferme restando le definizioni normative nazionali ed europee.
In conclusione, Regione Lombardia è intervenuta Francesca Davino della Struttura Valutazioni di impatto ambientale - Unità Organizzativa Valutazioni ambientali e bonifiche - in merito alle linee guida per la realizzazione delle infrastrutture fisiche in cui vengono localizzate le apparecchiature e i servizi di gestione delle risorse informatiche dei Data Center e alle valutazioni ambientali, che rappresentano una risposta ai quesiti dei tanti soggetti che sono coinvolti da questa complessa questione.

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