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Protocollo Legalità, Ghilardi: “Necessario rafforzare le competenze del personale dei Comuni”

16 Maggio 2022

Iniziative congiunte a tutela della legalità e per il contrasto dell’infiltrazione mafiosa nell’economia locale

TEMI: LEGALITÀ

“ANCI Lombardia è storicamente molto sensibile ai temi della legalità per questo ringrazio a nome dei comuni lombardi e dei sindaci tutti gli attori coinvolti per aver permesso di essere qui oggi in questa giornata molto importante per le istituzioni”. Così il Vice Presidente di Anci Lombardia Giacomo Ghilardi ha aperto il suo intervento, venerdì 13 maggio 2022, in occasione della firma del Protocollo di intesa per l’adozione di iniziative congiunte a tutela della legalità e per il contrasto dell’infiltrazione mafiosa nell’economia locale” e la firma della “Convenzione per l’erogazione di servizi informatici evoluti a supporto dell'attività prefettizia a fini antimafia”.

Il protocollo promuove la collaborazione tra Prefettura di Milano, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, Politecnico di Milano e Anci Lombardia, per l’attivazione di ogni utile sinergia al perseguimento del comune obiettivo della tutela della legalità della prevenzione e del contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto dell’economia legale dell’area metropolitana di Milano, fortemente indebolito dalla crisi economica in corso e a forte rischio di subire estorsioni, comportamenti usurai o forme più o meno dirette di aggressione dei proprio capitali imprenditoriali.

“In questi anni come ANCI Lombardia - ha ricordato Ghilardi - anche in collaborazione con altri sindaci, abbiamo realizzato diverse iniziative per supportare i Comuni nella promozione della Legalità: contrasto all’evasione fiscale, prevenzione della corruzione, contrasto al riciclaggio finanziario, intimidazione degli amministratori e non ultima la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità. 

Siamo vicini agli Enti Locali lombardi, dai piccoli comuni alle grandi città metropolitane e di provincia che, come è noto, incontrano numerose difficoltà a rispondere efficacemente alle sollecitazioni provenienti dal contesto. La carenza (ormai quasi strutturale) di personale e risorse da investire in attività di prevenzione è solo una delle ragioni che stanno alla base di tali difficoltà.

La gestione del rischio di corruzione, riciclaggio, intimidazioni - manifestazioni tangibili della presenza malavitosa sul territorio - richiede lo sviluppo di nuove professionalità e nuove competenze, oltre alle tradizionali competenze giuridico-amministrative: competenze gestionali, capacità di analizzare dati e informazioni, capacità di relazionarsi con altri soggetti istituzionali.

Oggi, inoltre, in questo momento storico, questa attenzione risulta particolarmente preziosa in vista della sfida rappresentata dai fondi stanziati nel PNRR che potrebbero attirare gli appetiti della criminalità organizzata e generare rischi di corruzione.

Oggi è più che mai necessario che la pubblica amministrazione tenga gli occhi bene aperti, e sappia con chi ha a che fare, soprattutto identificando i titolari effettivi delle imprese che ricevono autorizzazioni, vincono gare, subappalti e concessioni o ricevono finanziamenti.

La nostra visione strategica riguarda quindi il rafforzamento delle competenze del personale dei Comuni della Lombardia. Poche regole e semplici, affermare il dovere del rendere conto e dell’essere trasparenti nelle scelte, rispetto dell’autonomia della scelta degli amministratori comunali: sono alla base di ogni azione amministrativa.

Vediamo quindi con assoluto valore – ha concluso - la collaborazione che oggi viene sancita rispetto al contrasto dell’infiltrazione mafiosa nell’economia locale. Garantiamo il nostro pieno sostegno, sensibilizzando i comuni lombardi e laddove possibile incrementando le loro competenze. Mettiamo anche a disposizione le buone pratiche e le esperienze maturate rispetto all’accesso e all’analisi massiva dei dati in possesso dei Comuni nella consapevolezza che è sempre il lavoro comune che determina il positivo esito finale delle azioni che vogliamo mettere in campo”.

Oltre al vice Presidente Ghilardi, sono intervenuti il Prefetto di Milano, Renato Saccone, il Sindaco di Milano e della Città Metropolitana, Giuseppe Sala, il Presidente del Comitato Antimafia del Comune di Milano, Nando dalla Chiesa, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano, Elena Vasco, l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, il Direttore Generale del Politecnico di Milano, Graziano Dragoni, il Coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Alessandra Dolci.

 

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