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Ucraina, incontro con Curcio e Ferrandino, de Luca: "Anci collaborerà per la miglior risoluzione di questa tragedia umanitaria"

8 Aprile 2022

In Lombardia sono 34.759 i cittadini ucraini arrivati

"I sindaci lombardi e Anci Lombardia anche in questa nuova emergenza sono in prima linea insieme a Regione, Protezione Civile e Prefetture. Ringraziamo per questo i nostri amministratori e allo stesso tempo vogliamo essere vicino a loro interpretandone le preoccupazioni. Le criticità principali sono connesse al problema dei minori non accompagnati, al maggior carico di lavoro sui servizi sociali ai rapporti coi soggetti del terzo settore che si devono occupare dell'accoglienza, tutti temi che comportano maggiori investimenti in termini finanziari e di risorse umane, di controlli e di rendicontazioni ma anche di responsabilità sui Comuni." Con queste parole il Vice Presidente di Anci Lombardia, Lucio de Luca, è intervenuto durante l'incontro tenutosi a Milano con il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, e con il Commissario Delegato Minori Stranieri Non Accompagnati, Francesca Ferrandino, in merito all'arrivo di profughi dall'Ucraina, in fuga dalla guerra.
Per de Luca "la situazione in Ucraina non si risolverà in poche settimane e i profughi rimarranno sui nostri territori a lungo. Riteniamo quindi positivi i sostegni garantiti in questa prima fase ma è necessario non abbandonare poi i nostri sindaci nel lungo periodo." Inoltre il Vice Presidente di Anci Lombardia ha evidenziato come "un'attenzione particolare deve essere posta anche nell'equa distribuzione territoriale dei profughi, seppur cercando di evitare di separare gruppi quali famiglie affidatarie e orfanotrofi ucraini non riconosciuti in Italia." De Luca ha quindi concluso dichiarando che "Anci, con tutti i suoi associati, collaborerà per la miglior risoluzione anche di questa tragedia umanitaria."

All’iniziativa era presente anche il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha evidenziato come l’incontro ha permesso di “fare il punto sulla situazione e confrontarci sul modello organizzativo utilizzato in Lombardia per affrontare l’emergenza connessa allo straordinario arrivo di profughi ucraini che stanno scappando dai bombardamenti per arrivare nel nostro Paese e in Lombardia.” Fontana ha quindi precisato come “nella nostra regione si stia lavorando d’intesa con le Prefetture, ANCI, UPL e il coinvolgimento del Terzo Settore“.

I dati dei profughi ucraini in Lombardia
In Lombardia in base ai dati raccolti dalle Prefetture e dal Sistema Sanitario Regionale sono 34.759 i cittadini ucraini arrivati. In particolare sono 28.171 quelli intercettati dal SSR di cui 7.819 in ATS Milano, quindi 4.881 in ATS Insubria, 651 in ATS Montagna, 3.404 in ATS Brianza, 2950 in ATS Bergamo, 4.633 in ATS Brescia, 2.253 in ATS ValPadana, 1.749 in ATS Pavia.
Dei 28.171 che hanno avuto un contatto con il sistema sanitario, 12.451, pari al 44%, sono minori. Mentre 306 (1%) hanno patologie. I tamponi erogati e registrati nel sistema regionale sono 16.359 con un tasso di positività del 2%. (Si segnala che comunque a tutti i profughi è erogato un tampone a volte anche al di fuori del territorio lombardo).
Le vaccinazioni somministrate ai cittadini ucraini fuggiti dal loro Paese e arrivati in Lombardia, dal primo marzo 2022 al 7 aprile, sono 4.469.
Negli ospedali lombardi sono presenti circa 50 bambini e 8 adulti oncoematologici e che presentano altre patologie gravi.

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