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#ancigiovani2021

Dadone: "Il Pnrr è una grande sfida per tutti, ma soprattutto per i ragazzi"

24 Settembre 2021

La Ministra interviene all'Assemblea Anci giovani di Roma

“Ringrazio anzitutto per le proposte operative forniteci dall’Anci. Siamo a buon punto nel dare risposte e soluzioni efficaci ad alcune di esse come, ad esempio, la questione abitativa per i giovani che cercano alloggi. Stiamo lavorando, inoltre, al Servizio civile universale da declinare sul fronte del digitale e della transizione ecologica”. Ha esordito con queste parole il Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, intervenendo all’XI Assemblea programmatica di Anci Giovani che si è aperta oggi a Roma, In particolare, il  Ministro ha ricordato come azione concreta i 35 mln stanziati per il disagio giovanile, richiesta pervenuta dai territori e dalle città. “I ragazzi  – ha aggiunto Dadone – ci chiedono spazi per riappropriarsi delle città, per superare il disagio del distanziamento sociale vissuto durante la pandemia e avviare nuova progettualità, sia culturale che imprenditoriale. A tal fine stiamo lavorando anche a un programma per gli inattivi, fornendo loro infoformazione e l’offerta di opportunità concrete di lavoro. Il PNRR è una grande sfida per tutti noi, soprattutto per i ragazzi. Ecco perché occorre un maggiore coinvolgimento delle nuove generazioni nelle decisioni politiche, per far sì che i ragazzi siano autentici protagonisti della ripresa, non soltanto a parole. Quanto all’empowerment femminile,  per promuovere maggiore occupazione abbiamo introdotto una clausola del 30% di assunzioni di donne nel PNRR. Non trascuriamo neppure – ha proseguito Dadone – il tema della domanda e dell’offerta sul mercato del lavoro, cogliendo soprattutto le esigenze del territorio per unire giovani, imprese e università. Abbiamo un must a questo proposito: dare una formazione di base ai giovani per sviluppare la capacità d’impresa. Di conseguenza – ha concluso il Ministro – le politiche giovanili devono essere programmate sul lungo corso,  coltivando una visione di prospettiva e non frammentate di anno in anno, dunque di corto respiro”.

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