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Sostenibilità, Guerra: Necessario irrobustire la rete delle relazioni

9 Luglio 2021

L'intervento del Presidente di Anci Lombardia al seminario di Confservizi

Il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra è intervenuto, questa mattina, al Seminario “Sharing Days. Diario di viaggio della sostenibilità in Lombardia”, organizzato da Confservizi Lombardia, l’associazione regionale che riunisce le utility e le aziende che operano a livello locale nei settori di pubblica utilità, in occasione dell’annuale Assemblea dei Soci che si è tenuta oggi venerdì 9 luglio 2021 a Mantova.

L’iniziativa costituisce la sesta e ultima tappa del progetto avviato a gennaio 2021 dall’Associazione con l’obiettivo di creare uno spazio di condivisione delle migliori pratiche sostenibili e incoraggiare un cambiamento culturale. Ogni tappa del percorso ha contributo a fornire una visione specifica sul tema, declinando la sostenibilità rispetto alla salvaguardia ambientale, all’attenzione economica, alla valorizzazione delle persone, alla trasformazione del mercato lavorativo e all’importante relazione con l’innovazione tecnologica. 

L’ultimo appuntamento, oltre a ripercorrere l’intero percorso promosso, intende fornire uno spunto di riflessione sull’opportunità di fare rete. 

“I Comuni conoscono dimensionamenti diversi e certamente non paragonabili con il mondo industriale. La biodiversità dei comuni è elemento straordinario e consente di offrire servizi di prossimità, ha però una debolezza nel momento in cui deve mettere in campo questioni più ampie e complesse” ha detto il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra in merito alla necessità, per le aziende pubbliche, di tenere insieme esigenze locali e industriali per stare nel mercato efficientemente. “Perché il meccanismo funzioni – ha proseguito Guerra - è necessario irrobustire la rete delle relazioni e un approccio multidimensionale. Su questo abbiamo molto lavoro da fare e un contributo importante potrebbe arrivare dai Comuni quale snodo di una necessaria condivisione, le aziende infatti possono fornire competenze ai singoli comuni per la costruzione di politiche pubbliche più efficaci”.
Anche sul tema del sistema di regole per le aziende partecipate, Guerra si è detto d’accordo sulla necessità di un sistema più chiaro, “per liberare le mani alle nostre società in house” ha sottolineato. “In questo contesto – ha aggiunto – è importante capire qual è lo spazio per una possibile evoluzione. Da un lato abbiamo aziende che possono affrontare processi anche industriali, dall’altro dobbiamo lavorare per far fronte alla polverizzazione istituzionale, consapevoli delle maggiori difficoltà di gestione in contesti più ampi. Necessario quindi accompagnare il processo di rete orizzontale tra Comuni e aziende, e verticale con Regione, attraverso l'irrobustimento delle relazioni e una condivisione forte di obiettivi. Con Regione abbiamo definito un progetto per la realizzazione dalla Strategia regionale di sviluppo sostenibile, perché i Comuni abbiano strumenti e set di indicatori per comprendere l’andamento e poter lavorare al meglio. C’è tanto lavoro da fare per irrobustire i Comuni e perché ci possa essere una unitarietà delle politiche pubbliche. Il rischio è che si possano ingrandire i divari esistenti, mentre l’obiettivo deve essere la costruzione di una rete che sappia tenere al suo interno la biodiversità dei piccoli e dei Comuni più grandi”.

Infine il Presidente Guerra si è soffermato sul PNRR: “Abbiamo davanti una fase straordinaria che vedrà arrivare risorse per investimenti che il nostro Paese non ha mai conosciuto, una scommessa che non possiamo perdere e perciò sarà importante la capacità che avremo di spenderli. Ma abbiamo di fronte la difficoltà legata alla diversità di cui abbiamo detto e le tempistiche. Si tratta di circa 60-70 miliardi di euro che potranno essere investiti da parte degli enti locali. Credo ci sia la necessità di condividere un metodo che superi le modalità cui siamo abituati, come per la programmazione europea. Ritengo opportuno che una parte delle risorse debba essere definita centralmente, ma una parte deve arrivare direttamente sui territori, stabilendo obiettivi e tematiche. Negli ultimi anni, sono stati emanati molti bandi regionali, su temi diversi, e si sono formate graduatorie non totalmente soddisfatte per mancanza di risorse. Invece di ripartire – ha concluso Guerra - lavoriamo e valorizziamo le progettualità esistenti e completiamo i lavori sui territori”.

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