In occasione della Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale, che si celebra oggi, mercoledì 15 dicembre 2021, una delegazione di Anci Lombardia ha partecipato all’evento “Far crescere i giovani. Far crescere l’Italia” in programma a Roma.  

La data scelta per celebrare la Giornata nazionale del Servizio civile ricorda il 15 dicembre del 1972 quando fu approvata la prima legge sull’obiezione di coscienza, sostituita dalla legge N. 230 del 1998 che ha introdotto il servizio sostitutivo civile, alternativo al servizio militare. 

La Giornata Universale, istituita ufficialmente lo scorso anno, si è svolta per la prima volta in presenza, nel rispetto delle misure di sicurezza previste per l'emergenza sanitaria da Covid19, con la partecipazione e soprattutto il protagonismo dei giovani volontari e degli enti di servizio civile, che hanno avuto l'opportunità di dialogare con il Ministro Dadone su temi rilevanti per il futuro del Servizio Civile Universale.

La Ministra per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, ha aperto i lavori della giornata del Servizio civile universale che ha visto insieme ragazze e ragazzi, enti, amministrazioni e Dipartimento in un percorso partecipato di analisi e proposte. Successivamente sono proseguiti i lavori dei 14 gruppi di discussione specifici composti da 20 giovani volontari e due coordinatori che hanno animato il confronto.

Il network di Anci e delle Anci regionali era presente con uno stand e ha coordinato 3 dei 14 tavoli di discussione, tutti presidiati da Anci Lombardia presente con una delegazione dell’Ufficio Servizio Civile e la sua coordinatrice responsabile Onelia Rivolta. 

I temi che hanno animato il Gruppo di discussione "Giovani e mercato del lavoro" hanno riguardato le risorse e le criticità che possono condizionare l’avvicinamento di un giovane al mondo del lavoro e l’esperienza del servizio civile quale opportunità ai fini della transizione dei giovani alla vita professionale anche attraverso la certificazione delle competenze. Su questi temi è intervenuta Francesca Molica Nardo, delegata dei volontari per la Lombardia, che ha coordinato il gruppo di discussione.

L’innovazione digitale è stata al centro del secondo tavolo coordinato dal network Anci. Sebastiano Megale, referente per Anci Lombardia nella Consulta Servizio civile, ha sottolineato come l’esperienza del lockdown abbia spostato on line molte attività ed esperienze che fino all’anno scorso si svolgevano prevalentemente in presenza. Dal confronto sono emerse nuove sfide e nuovi bisogni ai quali dare risposte: l’efficientamento dei servizi attraverso la digitalizzazione, la facilitazione dell’accesso ai servizi e la diffusione di servizi informativi polifunzionali per i cittadini, la promozione dell’alfabetizzazione digitale. In questo contesto, la programmazione di servizio civile universale può rappresentare certamente un tassello importante per dare un contributo al Paese Italia e ai Comuni anche nei processi di innovazione digitale. Perché gli operatori volontari possano essere protagonisti in questo percorso è necessario che siano adeguatamente formati e accompagnati all’acquisizione di competenze che verranno certificate e utili per affiancare gli Enti e spendibili poi nel loro futuro professionale.

Roberta Locatelli, progettista di ANCI Lombardia, ha coordinato il gruppo di lavoro dedicato al rapporto tra Comuni e servizio civile, al contributo che esso può dare al processo di innovazione dei Comuni e come il volontario si inserisce nelle strategie di sviluppo del territorio e della comunità. 

“L’esperienza del servizio civile nei Comuni – ha commentato la coordinatrice Onelia Rivolta - rappresenta per le giovani generazioni un’opportunità di partecipazione alla vita della comunità e un’opportunità formativa unica nel suo genere, non limitata alla fornitura di strumenti spendibili successivamente nel mondo del lavoro, ma progettata fin da subito come momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato. Nel caso di progetti realizzati negli Enti Locali il servizio civile rappresenta un’occasione per conoscere il Comune e i suoi complessi apparati da un’ottica inusuale: non di fruitore dei servizi, bensì di erogatore degli stessi. Il volontario contribuisce al buon funzionamento della res publica grazie alle sue caratteristiche (giovane età, forte motivazione etica e ideale), introducendo elementi di innovazione, creatività e originalità e diventando egli stesso un cittadino informato e consapevole”.

Hanno partecipato ai lavori della Giornata, oltre alla Ministra Dadone, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Alla sessione plenaria pomeridiana sono intervenuti anche il Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, Paola Severino, il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, il Ministro per l’Istruzione, Patrizio Bianchi, la Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, la Sottosegretaria del Ministero della transizione ecologica, Ilaria Fontana, il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Manlio Di Stefano.