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Case e ospedali della Comunità, Guerra a Moratti: "Le ATS effettuino un passaggio formale con le rappresentanze dei Sindaci dei loro territori"

11 Dicembre 2021

Le proposte di Anci Lombardia e CAL per il potenziamento della rete di offerta delle strutture territoriali in attuazione del PNRR

In merito all’individuazione, da parte delle ATS, della collocazione sui territori delle Case e Ospedali della Comunità previsti dal PNRR, il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra, in una lettera congiunta con il Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali Gianni Rossoni, ha evidenziato alcune proposte all'Assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti.

Nella lettera, il Presidente Guerra ha sottolineato alcuni temi già esplicitati nel corso dell'incontro che si è tenuto lo scorso 2 dicembre in Regione.

"La prima questione riguarda alcune sottolineature sul metodo attraverso il quale è ancora possibile da parte di ciascuna ATS, confermare o apportare modifiche al disegno territoriale di tali allocazioni.

Siamo infatti consapevoli dei prossimi imminenti adempimenti posti in capo alle regioni, rispetto alla comunicazione al Ministero del disegno complessivo della collocazione delle strutture territoriali previste dal PNRR, adempimenti che anche Regione Lombardia deve rispettare; tuttavia, poiché ci risulta la possibilità di un margine temporale al 31 marzo 2022 per poter apportare modifiche al dato comunicato al dicembre 2021, chiediamo che in questo lasso di tempo le ATS effettuino un passaggio formale con le rappresentanze dei Sindaci dei loro territori. Il riferimento più consono ci sembra possa essere quello dei Consigli di Rappresentanza esistenti (ovvero delle ATS), allargati ai presidenti dei Distretti, ai Presidenti degli Ambiti territoriali, ai Sindaci capoluogo presenti sul territorio e successivamente anche ai Sindaci dei comuni ove sono collocate le strutture candidate.

Si propone quindi che in tutte le 8 ATS lombarde e nelle ASST venga adottato il seguente percorso:
1.Presentazione da parte di ogni ASST, di concerto con l’ATS, della proposta complessiva inoltrata alla Regione di individuazione delle strutture territoriali, al Consiglio di  rappresentanza allargato ai Presidenti di Distretto, ai Presidenti degli Ambiti Territoriali e ai Sindaci dei Comuni capoluogo di riferimento.
2.Fissazione di un termine congruo per la presentazione da parte del Consiglio di rappresentanza così allargato di valutazioni ed eventuali proposte migliorative.
3.Ogni ASST, d’intesa con ATS, presenta all’Assemblea di Distretto e al Consiglio di Rappresentanza il disegno complessivo della collocazione delle diverse strutture territoriali come esito del confronto e su tale proposta il Consiglio di Rappresentanza si esprime.

Ci permettiamo inoltre di riproporre il tema dell’inappropriatezza della collocazione, salvo casi particolari, all’interno dei presidi ospedalieri esistenti delle Case e Ospedali della Comunità; come già sottolineato, tale scelta non risulta in generale coerente con l’obiettivo di potenziare l’assistenza e la medicina di territorio per evitare di concentrare le diverse strutture in un’ottica ospedalocentrica, anche alla luce dell’esperienza maturata nel contesto pandemico.
Nell’ambito della costruttiva e fattiva collaborazione in atto - hanno concluso - confidiamo in un accoglimento delle nostre proposte e restiamo a disposizione per proseguire il confronto anche in merito all’istituzione del tavolo per la definizione delle funzioni e dell’organizzazione delle strutture territoriali, con particolare riferimento all’integrazione sociosanitaria e sociale".

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