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Pro Loco e turismo di prossimità, De Luca: Ragionare su un piano a medio-lungo termine

26 Ottobre 2020

L'analisi nel corso di una iniziativa della Provincia di Bergamo

TEMI: TURISMO

E’ un settore in crisi, che però non si arrende. Anzi, il mondo del turismo e delle Pro Loco intende utilizzare questo momento di difficoltà per prepararsi al periodo post COVID-19, con l’auspicio che possano riprendere le attività di un settore strategico per l’economia italiana e che ha uno straordinario valore aggiunto dal punto di vista culturale e ambientale, quello di far conoscere e apprezzare le bellezze del nostro Paese, le sue tradizioni, la sua storia, i suoi paesaggi.
 
Questo, in sintesi, l’obiettivo di un’interessante iniziativa della Provincia di Bergamo, che ha deciso di dedicare spazi di approfondimento alle tematiche del turismo e dell’attrattività, coinvolgendo gli operatori del settore.
 
Sabato 24 ottobre è stata la volta delle Pro Loco, una realtà che in Italia vede il coinvolgimento di oltre 600.000 soci, organizzati in 6.261 realtà iscritte all’UNPLI, l’Unione Nazionale Pro Loco Italiane. Queste Associazioni si occupano in gran parte di attività turistiche (57%), ma anche di musei (20%), di gestione di siti archeologici (17%), di biblioteche (10%), di siti naturalistici (7%) e altro (5%). In Lombardia sono attive 612 Pro Loco.
La riflessione proposta è stata gestita a più voci, tra cui quella di ANCI Lombardia, di altri referenti della Provincia, degli esponenti dell’UNPLI e di rappresentanti di start up locali.
 
Nell’occasione sono stati illustrati i dati sulle attività delle Pro Loco, le novità normative che riguardano il Terzo settore e le opportunità offerte da una interessante realtà territoriale, “Gite in Lombardia”, che promuove iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico.
 
Per ANCI Lombardia è intervenuto il Vicepresidente Lucio De Luca, che è anche Sindaco di Azzano San Paolo, un Comune della Provincia di Bergamo. Era presente anche la Coordinatrice del Dipartimento Turismo, Cultura, Giovani, Sport e Olimpiadi 2026 di ANCI Lombardia, Vismara.
 
De Luca ha parlato di alleanze strategiche tra enti del territorio e operatori del settore, precisando come i Comuni siano attenti a tutti gli aspetti dell’ambito turistico, collaborando per riqualificare i servizi turistici e per avere standard più elevati di sicurezza, igiene e pulizia.
“Pur non avendo competenze dirette in materia – ha dichiarato il Vicepresidente De Luca – i Comuni sono naturalmente interessati al settore turistico e intendono potenziare il turismo di prossimità, in sinergia con le istituzioni regionali e provinciali. Dobbiamo ragionare su un piano a medio / lungo termine, preparandoci adesso con le iniziative possibili”.
 
De Luca ha quindi presentato i dati relativi al turismo in Italia, un settore che contribuisce a realizzare l’11,8 % del PIL e il 12,8 % dell’occupazione, tra impatto diretto, indiretto e indotto, per un valore complessivo di 171 miliardi di euro e 3,1 i milioni di persone impiegate.
 
“I motivi del calo sono diversi – ha proseguito De Luca – si va dall’assenza degli stranieri, alle difficoltà economiche delle persone e delle famiglie, all’esaurimento delle ferie consumate durante il lockdown, alla riduzione delle capacità dei mezzi di trasporto, alla chiusura di esercizi commerciali o della ristorazione, ecc.”
Federalberghi, che monitora mensilmente un campione di 2.000 strutture, ha stimato che nel primo semestre 2020 si sono già persi 110.000 posti di lavoro stagionale o temporaneo e prevede che, nel 2020, il contributo diretto del turismo all’economia italiana diminuirà del 2,6 % punti rispetto al 2019. Dallo scorso gennaio, quando si prospettavano incrementi sensibili delle presenze di turisti, a luglio, è stato un calando progressivo, soprattutto per le città d’arte e per il turismo internazionale. Solo ad agosto si è avuto un riscontro incoraggiante, ma ormai già esaurito.
 
“I Comuni sono preoccupati per i risvolti legati a questa crisi – ha concluso De Luca - che noi Amministratori concorriamo a governare dal punto di vista sanitario ma non solo. Sappiamo anche quale emergenza occupazionale si prospetti, ci domandiamo quale sarà la gestione di servizi legati al turismo e quante mancate entrate per l’imposta di soggiorno influiranno sui nostri bilanci. Tuttavia, come ANCI Lombardia continueremo a collaborare con le istituzioni, Regione anzitutto, che ha già rivisto il Piano regionale del Turismo e dell’Attrattività, adeguandolo alla contingenza. Ma ci confrontiamo anche con le Associazioni di categoria e con le Pro Loco, promuovendo il turismo di prossimità e pubblicizzando le iniziative assunte dai territori lombardi, che non stanno con le mani in mano e continuano ad impegnarsi comunque”.
 
La Provincia di Bergamo metterà a disposizione le slide presentate e ANCI Lombardia le diffonderà a tutti i Comuni, tramite circolare.
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