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Sindaci a Montecitorio - Delrio: ''Governo pronto a rivedere il Patto''

6 Ottobre 2014

Lanzetta: ''Ripartire da Enti locali per rilanciare lo sviluppo''

“Intendiamo superare le attuali regole del patto di stabilità, come abbiamo già fatto con l’edilizia scolastica. Gli amministratori che hanno i bilanci in ordine potranno essere liberi di fare da stimolo alla ripresa delle loro comunità: è un impegno che prendo come governo, dando seguito a quanto già dichiarato dal ministro Padoan". La rassicurazione arriva dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, intervenuto a chiusura del confronto diretto tra sindaci e deputati, andato in scena questa mattina nell’aula di Montecitorio.
“E' un impegno che ci prendiamo sul serio - ha aggiunto Delrio  non è un impegno che prendiamo sull'onda dell'emotività del momento, con cui miriamo a contrastare la caduta degli investimenti, così da mettere al centro il lavoro e le attese dei nostri giovani che attendono un' occasione nuova. Questa revisione su cui stiamo lavorando troverà un suo compimento".
Rivolgendosi alla platea dei suoi ex colleghi sindaci, il sottosegretario alla Presidenza ha dato ampie garanzie sulla richiesta di un ‘fisco ancorato ai territori’, ribadita dal presidente dell’Anci, Fassino. “Il governo sta lavorando anche al tema dell’autonomia fiscale: l’operazione che vogliamo realizzare è quella di collegare la tassazione locale in modo indissolubile alla responsabilità degli amministratori”, ha evidenziato.
Da parte di Delrio è arrivato un plauso all’iniziativa di oggi, che ha avviato un proficuo confronto tra sindaci ed istituzioni. “E’ noto che questo governo ha orecchie aperte e conosce i vostri problemi”, ha affermato l’esponente di governo riepilogando le principali proposte avanzate dai primi cittadini intervenuti nel dibattito odierno. In questo senso Delrio ha accolto l’invito di Fassino di convocare mensilmente “una conferenza interistituzionale tra Comuni, Governo e Parlamento per un confronto continuo sui problemi di interesse comune”.
Parlando poi della riforma delle province, Delrio ha difeso le recenti innovazioni normative, spiegando che “nel rispetto dell'articolo 118 della Costituzione, abbiamo pensato che esse potessero essere al servizio dei Comuni, e ciò per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini. E la pianificazione delle aree vaste può essere utile a questo nuovo schema".
In ogni caso il sottosegretario a Palazzo Chigi si è detto certo che “questa è la stagione del cambiamento vero, del cambiamento concreto. E voi, ha affermato rivolto ai sindaci presenti in aula, "sarete i protagonisti di questa stagione cambiamento. Voi, come noi, avete la pretesa di farvi giudicare per quello che avete fatto o state facendo. Abbiamo l'ambizione di poter dire tra un po' di giorni, il presidente Renzi ha detto tra mille giorni, di poter dire ai nostri giovani e a chi verrà a svolgere il ruolo di sindaco o di amministratore pubblico, 'ti ho lasciato una paese un po' migliore che tu puoi costruire" percorrendo "strade nuove". Ecco "senza di voi non ce la faremo", ha concluso Delrio.
“Le voci degli amministratori che abbiamo sentito oggi sono terreno fertile per costruire il futuro del nostro paese”, ha detto il ministro degli Affari Regionali e delle autonomie Maria Carmela Lanzetta nel suo intervento conclusivo all’incontro “I sindaci d'Italia nell'aula di Montecitorio. Idee per il futuro del Paese".
“Voi – ha detto il ministro Lanzetta rivolgendosi ai sindaci presenti in aula – siete i primi rappresentanti dei cittadini e più di altri siete quindi in grado di formulare proposte che incidano sulle loro vite”. In tal senso, “sono convinta che la conoscenza permetta di comprenderne criticità e individuare soluzioni”.
“La  Riforma costituzionale non fa altro che tradurre in norme il risultato di un percorso che va verso l’ulteriore valorizzazione delle autonomie – ha continuato il ministro degli Affari regionali e delle autonomie.  Bisogna partire proprio dagli Enti locali per definire le linee strategiche per lo sviluppo del paese e da qui, l’esigenza di aprire le Aule del Parlamento alle loro rappresentanze, prendendo atto dell’assetto politico istituzionale attuale”.
Toccando i diversi argomenti “caldi” che interessano il territorio italiano e che sono stati affrontati nel corso della mattina a Montecitorio, il ministro Lanzetta, ha parlato della riforma in atto del sistema delle conferenze. “Il governo – ha detto - lavorerà a una riforma del sistema delle Conferenze, sia Stato-Regioni, sia Unificata, quale fondamentale strumento di raccordo tra Stato, Regioni e autonomie per valorizzare il ruolo istituzionale di sede deputata alla concertazione”.
Passando al tema dell’immigrazione, il ministro ha evidenziato lo “straordinario impegno del nostro paese, in particolare dei sindaci, nell’operazione Mare nostrum” che propone per il Nobel per la Pace e “credo di farmi portavoce di tutti gli italiani facendo mia la proposta del movimento ‘Diritti civili’ della Calabria nel proporre la Sicilia, la Puglia e la Calabria e il comune di Lampedusa quali simboli dell’accoglienza”.
In tema di legalità, il ministro Lanzetta ha ribadito che “i sindaci sono il volto dello Stato” e anche per questo “devono essere dotati di strumenti amministrativi e finanziari adeguati”.
Un obiettivo nel quale il ministro si impegna in prima persona: “farò quanto di mia competenza – ha sottolineato – per promuovere sempre un confronto continuo e per trovare soluzioni condivise con i territori a partire dal Patto di stabilità fino alla lotta contro la criminalità organizzata”. Per questo, ricordando le figure di Angelo Vassallo e Laura Prati, il ministro ha sottolineato che “gli uomini e le donne delle istituzioni non devono essere lasciati soli contro la mafia e – ha concluso – anche in questo versante mi impegnerò per far sentire in modo forte e concreto l’aiuto dello Stato”.
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