‘’La Commissione Immigrazione dell’ANCI ha approvato, nella riunione del 13 febbraio scorso, la partecipazione dei Comuni italiani alla XI Settimana di azione contro il razzismo, organizzata dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) del dipartimento delle Pari opportunita’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organizzata in collaborazione, appunto, con ANCI e Miur’’. Lo rende noto la presidente della Commissione ANCI Irma Melini, che prosegue: ‘’Insieme con il Delegato ANCI Matteo Biffoni abbiamo ritenuto importante avviare, sin dall’inizio, una politica di integrazione ed accoglienza che veda l’ANCI e, per suo tramite, la Commissione, affidare messaggi concreti a noi Amministratori da trasmettere direttamente sui territori. Per questo abbiamo proposto di adottare un’azione comune a tutte le Amministrazioni che partecipano alla Commissione, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica ed i Colleghi alla tematica dell’integrazione e dell’accoglienza, evidenziando a riguardo l’importanza del riconoscimento dello status di cittadino italiano anche a chi  di fatto, ma non ancora di diritto italiano gia’ e’’’.

Per questo la Presidente ha scritto a tutti i componenti della Commissione, proponendo loro di promuovere, nell’arco della settimana tra il 16 ed il 22 Marzo, un Consiglio comunale monotematico su ‘’Immigrazione ed Accoglienza: politiche per crescere insieme’’, durante il quale sara’ conferita la cittadinanza onoraria a tutti i bambini e ragazzi residenti sul territorio dei singoli Comuni, e nati in Italia da genitori stranieri.

‘’Questo atto – prosegue Melini - pur non avendo ricadute giuridiche immediate, sara’ sicuramente un atto simbolico molto significativo che potra’ contribuire a dare impulso all’iter parlamentare di modifica della norma in materia di cittadinanza, dando al contempo un chiaro segnale culturale rivolto all’integrazione di ‘soggetti che di fatto sono gia’ integrati nella nostra comunita’ nazionale’, per ricordare le parole dell’ ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, tenendo sempre come alto riferimento l’articolo 3 della Costituzione Italiana’’.